Come l’intelligenza artificiale cambierà il modo di fare formazione in azienda

Questo sta accadendo non solo per la formazione, ma più in generale per tutti gli ambiti di lavoro: Google e Microsoft stanno integrando nei rispettivi strumenti di posta, scrittura, presentazione, fogli di calcolo… funzionalità di AI che consentono di chiedere cose come “fammi un riassunto delle ultime 10 mail scambiate con Tizio”, o “crea una presentazione con i dati di vendita di quest’anno”; strumenti diffusissimi di creatività come Photoshop e Canva offrono al loro interno la possibilità di creare immagini e video ex-novo, o partendo da originali da correggere o modificare; posso chiedere a software CRM come Salesforce e HubSpot di automatizzare azioni di marketing o di eseguire analisi che fino a pochi mesi fa non erano possibili.

Coaching e feedback

Nella formazione, non solo quella online, una delle leve di apprendimento più importanti è il feedback: dopo aver seguito una lezione teorica, consolido davvero quanto ho imparato solo nel momento in cui qualcuno mi chiede di mettere in pratica e mi restituisce un feedback: “Hai risposto abbastanza bene, ma puoi migliorare in questo e questo”.

Il grande limite dell’e-learning rispetto alla formazione in aula, finora, era stato quello di doversi limitare a un feedback “quantitativo”: ti propongo per esempio una serie di quiz a risposta multipla e ti dico che punteggio hai ottenuto; ma non posso porti una domanda aperta del tipo “cosa risponderesti a questo cliente?” e poi valutare la tua risposta spiegandoti perché è giusta o sbagliata.

Con l’intelligenza artificiale invece posso farlo, integrando in corsi e-learning per ora del tutto analoghi agli attuali – testi, immagini, video, test di apprendimento… – un “digital coach” che valuta i tuoi progressi, risponde alle tue domande, ti suggerisce percorsi di formazione adatti ai tuoi obiettivi e ai tuoi progressi.

Fonte: Il Sole 24 Ore