Come passare alla fibra ottica? Ecco qualche consiglio per evitare errori

Meglio tenere due connessioni in parallelo

Così, «il più importante consiglio da dare a chi intende migrare a una connessione fibra completa è, ora, di non fare una procedura cambio operatore ma attivare la nuova linea in parallelo, indipendentemente», spiega Giovanni Cristi, esperto tecnologo per la multinazionale tedesca dei router Avm.Com’è noto, per i passaggi da connessione xDsl all’altra (inclusa le Vdsl, quindi quelle fibra fino all’armadio a 200 Mbps), conviene fare un “cambio operatore” per ridurre costi e tempi. Ossia, non fare noi la disdetta della nostra linea, ma chiedere al nuovo operatore l’attivazione della nuova. Sarà il nuovo operatore a gestire disdetta e passaggio fluido da una linea all’altra.

Ma un passaggio da xDsl a fibra completa è un cambio tecnologico. «In teoria gli operatori possono coordinarsi per fare un passaggio fluido, senza blackout del servizio, ma in pratica in questa fase non ci riescono», spiega Cristi. Il motivo è che devono mandare un tecnico a casa per l’installazione della porta ottica (in futuro, quando le case già avranno questa parte terminale della rete, non sarà necessario). I tempi del tecnico sono difficilmente coordinabili con quelli della chiusura della vecchia linea, quindi il rischio di trovarsi per giorni o settimane senza internet è concreto se si fa un “cambio operatore”. Allora il consiglio è chiedere la nuova linea e, dopo essersi accertati che tutto va bene, disdire la vecchia manualmente (lo si può fare ormai agevolmente, anche via call center; non serve più la raccomandata).

Svantaggi: per un mese dovremo pagare vecchia e nuova linea e i costi di disdetta potrebbero essere più alti. Perderemmo inoltre l’eventuale numero fisso abbinato alla linea, ma questo difficilmente, ormai, sarà un problema. Una soluzione per salvare capra e cavoli sarebbe di fare un cambio tecnologico con il proprio attuale operatore, che già ci offre Vdsl. Dobbiamo però sperare di essere coperti da quello e non solo da un suo concorrente. Non è detto inoltre che il nostro operatore ci faccia un’offerta conveniente, rispetto alle altre del mercato.

Il problema modem

Un’altra questione riguarda il modem. Molti degli attuali modem Vdsl vanno bene anche per la fibra ottica completa. Se l’utente ha un modem di questo tipo, di proprietà (comprato nei negozi o a rate dal proprio operatore), può valutare di tenerlo anche con la nuova connessione. In tal caso però dovrà accertarsi di spuntare, in fase di attivazione, l’opzione “modem libero”. Altrimenti l’operatore ci darà un suo modem; al momento Tim e Wind 3 ce lo fanno pagare a rate. Vodafone e Fastweb no – lo danno in comodato d’uso gratuito. Anche in questo caso, però, qualche utente evoluto potrebbe desiderare conservare il proprio modem, magari di fascia alta e con tutte le sue configurazioni di rete domestica e ripetitori già installati.

La scelta modem libero ha però un problema poco noto, ora, di cui gli utenti devono essere al corrente. Ossia Agcom ha concesso agli operatori, proprio per le connessioni fibra ottica complete, una deroga parziale all’obbligo di offrire la libertà di modem. L’utente modem libero lo potrà connettere via cavo lan alla borchia sulla parete, mentre i modem degli operatori sono connessi direttamente alla porta ottica. «La conseguenza pratica negativa è «che solo con i modem degli operatori ora possiamo navigare a una velocità superiore al gigabit con i dispositivi connessi al modem», spiega Cristi. Agcom fa sapere di stare analizzando la deroga – concessa dal precedente consiglio dell’Autorità – per una eventuale revisione.

Fonte: Il Sole 24 Ore