Consumi e famiglie: il 50% rinvia o cancella acquisti per caro prezzi

L’ombra del caro prezzi, con un’inflazione dell’11,9% a ottobre su base annua, oscura i consumi delle famiglie italiane: i primi segnali di frenata minacciano gli ultimi mesi dell’anno, inclusi gli acquisti di Natale. Emerge con forza la preoccupazione crescente, tanto da innescare i primi tagli alla spesa, dall’analisi dei risultati dell’indagine campionaria svolta da Toluna, società leader nel digital market research con oltre 650 iscritti in Italia.

Su un campione rappresentativo di 1.044 persone, la maggior parte degli intervistati (il 94%) pensa che l’inflazione durerà nel tempo, con aumenti costanti più o meno contenuti, e l’87% ritiene che il generale aumento dei prezzi inciderà – abbastanza o estremamente – nelle scelte di consumo della propria famiglia. «Non emergono particolari differenze geografiche o per fascia di età nei comportamenti di spesa», afferma Eliza Frascaro, head of research Southern Europe & Mea di Toluna. «In nove casi su dieci i rincari hanno generato pessimismo e preoccupazione, impattando sulle scelte di consumo delle famiglie», aggiunge la ricercatrice.

Le spese rinviate

Da un terzo alla metà degli intervistati (a seconda del tipo di prodotti) hanno deciso di posticipare o cancellare spese che avevano messo in programma di fare entro fine 2022 a causa del caro prezzi.

Preoccupante, in particolare, il 30% che afferma di aver rinviato al 2023, o addirittura cancellato, spese in ambito sanitario, come il dentista, interventi privati o visite di controllo. «Le intenzioni di tagliare la spesa si concentrano sull’intrattenimento e sulle attività fuori casa», continua Frascaro. Più di quattro persone su dieci dicono di aver cancellato o rimandato acquisti di beni elettronici, viaggi o vacanze. Quasi cinque su dieci, invece, acquisti di elettrodomestici o arredi. Equamente divisa la platea di chi rinuncia o conferma le spese per l’abbigliamento, mentre tra i pochi che avevano in programma l’acquisto di gioielli o automobili solo il 7% e 9%, rispettivamente, dichiara di volerli portare a termine.

I primi tagli

Di fatto, il 92% degli italiani ridurrà qualche spesa nei prossimi mesi. «La gente passerà più tempo a casa – dichiara la responsabile della ricerca – e infatti, ad esempio, le spese per Netflix e simili sono quelle meno impattate». Il 64% dichiara che farà viaggi e vacanze più brevi, con destinazioni più economiche o più vicine. Il 59% renderà meno frequenti e più frugali i pasti fuori casa in ristoranti e pizzerie. Il 51% ridurrà anche le spese per la cura della persona, quindi presso l’estetista o il parrucchiere. Il 40% dichiara persino l’intenzione di ridurre gli acquisti di regali, a meno di due mesi dal Natale.

Fonte: Il Sole 24 Ore