Design. Collezionare pezzi unici, quasi sculture del presente

Dopo un’edizione cancellata e un’altra rimandata a causa della pandemia, Milano torna ad essere capitale del design in questi giorni con Il Salone del Mobile, dal 5 al 10 settembre 2021. Un appuntamento fieristico imperdibile per il settore, durante il quale le aziende italiane e straniere presentano le loro novità e lanciano le nuove linee. Prodotti che oggi sono realizzati in serie, ma che col tempo possono assurgere allo stato di oggetto da collezione, com’è successo per tanti pezzi del Novecento, che ora in asta raggiungono prezzi record.

Design in asta

Ma c’è anche un’altra nicchia del design contemporaneo interessante per i collezionisti, ed è quella del design di ricerca, fatto di pezzi che sono a metà tra l’oggetto d’uso e l’opera unica, quasi delle sculture. «Il lavoro che veniva svolto dai centri di ricerca e sviluppo all’interno delle aziende, oggi in sofferenza, è ora portato avanti da designer indipendenti, studi, gallerie, fiere, che muovono la ricerca sul fronte del design» spiega Annalisa Rosso, curatrice e co-fondatrice dello studio Mr. Lawrence, che ora collabora con Cambi ad una asta di design del XXI secolo il 14 settembre a Milano (già l’anno scorso in pieno lockdown Cambi e Mr. Lawrence hanno organizzato un’asta del settore che ha totalizzato 120.000 euro, interamente donati al Sacco di Milano per fronteggiare la pandemia).

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CTMP Design Auction presenterà 160 oggetti unici o in edizione limitata di 102 designer da 24 paesi, che rappresentano l’oggi e il domani del design, con stime dai 1.000-1.500 euro per il vaso ispirato alle statue greche «Kora N.1» (2021) di Studiopepe, fondato a Milano nel 2006 da Arianna Lelli Mami e Chiara Di Pinto, oppure 1.200-1.400 euro per la lampada che sembra uno schizzo tridimensionale di Analogia Project, fino ai 15.000-20.000 euro per «Cut and Paste Cabinet Cart» del 2010 di Kiki van Eijk che mostra l’immaginario fantastico della designer di Eindhoven.

Il giorno dopo, sempre a Milano, si svolge l’asta «A Flame For Research», nata da una collaborazione tra Christie’s Italia e la carpenteria metallica Mingardo di Monselice in provincia di Padova, che già in passato ha lavorato con designer affermati come Patricia Urquiola e Matteo Thun ed emergenti come la finlandese Elisa Honkanken. In questa occasione, l’azienda ha invitato dieci designer a realizzare altrettanti candelabri che saranno in vendita con una base d’asta molto invitante, pari a 500 euro. Il ricavato sarà devoluto all’Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri IRCCS.

I record del design contemporaneo

Ma i valori del design contemporaneo all’asta possono arrivare a cifre ben superiori. Il record assoluto è di 3,4 milioni di euro (nel 2015 da Phillips a Londra) e appartiene alla «Lockheed Chair» dell’australiano Marc Newson (classe 1963), una chaise lounge in alluminio e fibra di vetro realizzata in dieci edizioni più quattro copie d’artista e un prototipo, divenuta famosa dopo essere apparsa nel video della canzone «Rain» di Madonna del 1993. Nella top 25 dei prezzi del design contemporaneo all’asta, Newson compare ben 18 volte con la sedia o con la cassettiera «Pod of Drawers», che è arrivata a un milione di euro (nel 2016 da Artcurial a Parigi). Un altro pezzo record è stato segnato per il prototipo del «D-Sofa» (1993) realizzato a mano Ron Arad, israeliano, classe 1951, venduto lo scorso giugno da Phillips a Londra a 1,4 milioni di euro. Lo stesso divano era stato messo all’asta nel 2015, sempre da Phillips, realizzando 234.000 euro.

Fonte: Il Sole 24 Ore