Digitalizzazione in edilizia, via alla rete d’impresa Etim

Al via il processo per l’adozione dello standard di classificazione internazionale Etim e il primo passo è la costituzione Etim Italy, rete d’impresa per la digitalizzazione dei prodotti del settore edile, elettrico e idrotermosanitario secondo il nuovo standard univoco usato per la classificazione dei prodotti tecnici. La lettera d’intenti è stata siglata l’altro ieri nella sede milanese di Confcommercio da Giorgio Casanova, direttore generale di Metel Srl, Luca Berardo, presidente di Sercomated, Gabriele Nicoli, vicepresidente di Sercomated, Corrado Oppizzi, segretario generale di Angaisa e Mario Verduci, segretario generale di Federcomated. Insieme collaborano per fare adottare il nuovo standard in tutte le filiere legate alle costruzioni. Tra i vantaggi ci sarà un netto miglioramento nello scambio delle informazioni digitali B2B, più precise e affidabili, lungo filiere tra loro interconnesse con le relative economie di scala grazie alla riduzione dei costi di gestione, un miglioramento della qualità dei servizi offerti e un aumento della competitività sul mercato interno ma soprattutto internazionale. Sono oltre 700mila le imprese interessate in Italia, di cui 600mila nelle costruzioni, con due milioni di addetti oltre a decine di migliaia di professionisti come geometri, architetti e ingegneri coinvolti, senza dimenticare i produttori, i grossisti e di distributori dei materiali.

«La nostra rete sarà aperta a tutte le imprese che desiderano aderire e condividere con noi questo importante progetto. Etim Italy è un’iniziativa strategica per il futuro del settore – spiega Giorgio Casanova, direttore generale di Metel -. Insieme, possiamo fare la differenza e rendere le imprese italiane più competitive sui mercati globali». Il compito della rete d’impresa sarà proprio di portare alle aziende italiane lo standard conforme ai modelli internazionali per la gestione dei listini e, quindi, dei prodotti del comparto edile, elettrico e idrotermosanitario.

«La costituzione di Etim Italy è un esempio, concreto e virtuoso della capacità di fare sistema all’interno di un settore complesso come quello dell’edilizia – sottolinea Corrado Oppizzi, segretario generale di Angaisa e direttore di Servizi Angaisa Srl -. Di fronte alle nuove sfide della digitalizzazione, le nostre organizzazioni hanno deciso di adottare una strategia comune e condivisa, per rendere sempre più efficienti i processi aziendali all’interno delle nostre filiere». «Tre associazioni di diversi comparti, afferenti al mercato allargato dell’edilizia, fanno squadra per sviluppare un progetto di codifica dei prodotti in ambito europeo – aggiunge Luca Berardo, presidente di Sercomated -. È un’operazione che segna una svolta nei rapporti tra le associazioni di categoria del settore della distribuzione per l’edilizia».

L’Etim (Electronic technical information model) è uno standard internazionale per la classificazione chiara e puntuale dei prodotti tecnici. Si tratta di un sistema univoco e standardizzato che consente di identificare e descrivere i prodotti in modo chiaro e preciso. L’adozione di Etim da parte delle filiere italiane faciliterà la comunicazione tra le diverse parti coinvolte, dai produttori ai distributori, agli installatori fino ai clienti finali per un sistema più efficiente e più efficace. Tra le multinazionali che aderisco in qualità di Global industry member a Etim international ci sono realtà del calibro Siemens, Grundfos, Prysmian, Schneider Electric, Legrand, Sonepar, Signify e Rexel. Nel board di Etim International siedono i rappresentanti Etim dei principali mercati d’Europa tra cui il Regno Unito, ma anche di Canada, Stati Uniti e Messico, Australia e Nuova Zelanda.

Fonte: Il Sole 24 Ore