Disney torna a occuparsi di videogiochi. Rinasce Lucasfilm Games

Il rapporto di Disney con i videogiochi è sempre stato altalenante, ci sono stati anni nei quali il gigante americano allestiva team di sviluppo e creava etichette come la Disney Interactive, e anni di totale disinteresse, come quelli che ci portano fino al presente. Ecco perché il comunicato di pochi giorni fa, nel quale il gigante dell’intrattenimento annunciava il grande ritorno di Lucasfilm Games, ha colto tutti di sorpresa.

Questa nuova Lucasfilm Games, al contrario dell’originale fondata da George Lucas nei primi anni ottanta, non svilupperà nuovi giochi, ma si occuperà di valorizzare le diverse proprietà intellettuali in possesso affidando, di volta in volta, il progetto giusto al publisher e alla software house più idonea. Il primo effetto di questo all’apparenza piccolo cambiamento, è la fine della partnership con Electronic Arts che per diversi anni ha avuto in esclusiva i diritti di Star Wars con i quali però ha combinato ben poco. Uno spazio che ha conquistato prontamente Ubisoft: proprio in queste ore la compagnia della famiglia Guillemot ha rivelato che Massive Entertainment, la stessa di The Division, è al lavoro su un nuovo gioco dedicato proprio all’universo di Luke Skywalker e Jabba The Hutt.

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A strettissimo giro dall’annuncio Ubisoft è arrivato anche quello Bethesda: a Machine Games, con il supporto del Re Mida dei giochi di ruolo Todd Howard, va la licenza di Indiana Jones e del suo nuovo videogioco. Il ritorno di Lucasfilm Games potrebbe portare anche ad altro. Dopo Star Wars, Indiana Jones e tutti gli altri personaggi dell’impero Disney, il cui valore è inestimabile, il ritorno di Lucasfilm Games potrebbe anche resuscitare in vita marchi legati ai videogiochi da troppo tempo abbandonati nel passato. Del resto, Lucasfilm Games, poi divenuta LucasArts, è stata per un decennio una delle software house più importanti del mondo, e molti dei suoi giochi sono riconosciuti tra i migliori mai realizzati. La specialità della casa sono state le avventure grafiche, ma grandi successi sono arrivati anche nel campo degli action in prima persona e nei simulatori di volo più leggeri e spettacolari.

Quella di Lucasfilm Games è una storia costellata di capolavori che meriterebbero quanto prima un ritorno sulle scene. Comunque, in una Disney dominata da Pixar non poteva non esserci posto anche per Lucasfilm Games, visto che le due compagnie sono nate praticamente sotto lo stesso tetto.Nel 1979, George Lucas decise di aggiungere una nuova struttura all’interno del già prolifico Skywalker Ranch, pensata per ospitare un nuovo team che si sarebbe occupato di estendere le magie della Lucasfilm dalle sale cinematografiche al mondo dei computer.

Nasce così la Lucasfilm Computer Division, dove in quella che diventerà Lucasfilm Games verranno creati capolavori come The Secret of Monkey Island e Grim Fandango, tutto mentre a pochi metri un giovanissimo John Lassater darà vita al suo primo cortometraggio in computer grafica che porterà alla nascita di Toy Story, Pixar e, grazie a Steve Jobs, del resto dell’impero. Inutile illudersi, quella Lucasfilm Games non tornerà mai più, a meno che Disney non voglia a un certo punto riprovarci seriamente, ma quella attuale potrebbe rivelarsi comunque molto preziosa sia per gli utenti, che potranno mettere le mani su prodotti sicuramente più diversificati, che per l’intera industria dei videogame, con la possibilità di dividersi franchise e opportunità di guadagno.

Fonte: Il Sole 24 Ore