Eredi Del Vecchio: «Vicini ad un accordo»

Le quote detenute da Delfin in Mediobanca, Generali e Unicredit «per ora rimangono tutte ferme. In Mediobanca siamo già al massimo, anzi ogni tanto dobbiamo vendere per una questione tecnica per non superare la soglia che non vogliamo superare». Lo afferma Francesco Milleri, presidente di Delfin e amministratore delegato e presidente di EssilorLuxottica, rispondendo agli azionisti a margine dell’assemblea di Essilux a Parigi. «Siamo azionisti di lungo termine, estremamente soddisfatti dei risultati» ha aggiunto.

Generali

«Su Generali abbiamo un processo in corso di regolarizzazione del superamento minimo, ma questo non presuppone nessuna decisione su una crescita futura», aggiunge Milleri. A chi gli chiedeva se l’assenza di Delfin nell’ultima assemblea Generali presupponga una posizione ancora critica nei confronti dei vertici della compagnia, Milleri ha quindi replicato che la posizione «non è mai stata critica. Era un’assemblea dove non c’erano decisioni importanti, non volevamo creare nessun problema quindi abbiamo lasciato i quorum che si esprimessero al 99%». «E’ una posizione di estrema neutralità – ha aggiunto – siamo azionisti di lungo termine, contenti delle performance».

UniCredit

Sulla quota UniCredit «abbiamo una plusvalenza del 100%. Abbiamo uno dei migliori amministratori delegati banchieri credo al mondo» ha poi precisato Milleri in merito alla partecipazione della holding nella banca, pari al 2,5% circa, e all’operato dell’a.d. Andrea Orcel. «Siamo azionisti felici, siamo l’unico azionista» privato «rimasto dalla privatizzazione», ha aggiunto. «Forse dovrebbero darci una coppa al merito», ha concluso con una battuta.

L’eredità di Del Vecchio

«Stiamo lavorando tutti insieme. Lo facciamo per il bene delle aziende che la holding» Delfin «detiene e per rispettare le volontà di nostro padre». Così Leonardo Maria Del Vecchio, a margine dell’assemblea di EssilorLuxottica, sintetizza lo stato dei confronti tra gli eredi di Leonardo Del Vecchio per arrivare a un accordo che consenta l’esecuzione dell’eredità e la definizione della successione. «Siamo tutti quanti d’accordo che su quello che abbiamo ricevuto dobbiamo non solo ringraziare ma anche rispettare le indicazioni – ha aggiunto il primogenito Claudio Del Vecchio -. Ci sono i dettagli da mettere a posto, ma l’obiettivo è comune. Da fratello maggiore sono contento di come sono i rapporti. Abbiamo più fretta di voi». «Sono passati quasi due anni» dalla morte di Del Vecchio, ha aggiunto Leonardo Maria, «vorremmo che non passasse un mese in più». A chi gli chiedeva se un accordo potrà arrivare prima della fine del mese di maggio, ha quindi replicato: «Ce lo auguriamo, prima è meglio è per tutti».

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Fonte: Il Sole 24 Ore