Fay Archive incontra lo sguardo canadese sul mondo e la natura

Nell’epoca dell’accelerazione, dell’ossessione per il nuovo e della contestuale velocità di oblio, stupisce e quindi colpisce – ed è lo scopo di qualsiasi strategia di comunicazione – la scelta di Fay per la sua collezione Archive. Il marchio ha deciso di provare una strada diversa per raccontare i capi più di ricerca e che più si legano alle sue radici. Un percorso a tappe e nessuno, sembra voler dire Fay, provi a distrarci. Seguiteci, invece, nel viaggio pensato per far incontrare i capispalla di Fay con persone vere che abitano, lavorano e amano luoghi dove la natura impone le sue regole, specie per chi lavora all’aperto.

«Quando scegliamo una nuova tappa partiamo dal nome, che deve essere evocativo in sé: non tutti hanno la fortuna di spostarsi per esplorare il mondo, ma si può viaggiare anche con la mente, grazie a suggestioni e immagini», racconta Michele Lupi, direttore creativo del progetto Fay Archive. Il più recente capitolo del viaggio – presentato insieme alla nuova collezione di capispalla – conferma le sue parole: il team di Fay, accompagnato dal fotografo inglese James Mollison, famoso anche per i numerosi reportage per il National Geographic, è volato a Terranova, nota anche come Newfoundland, un’isola situata nella parte orientale del Canada, affacciata sull’oceano Atlantico, a nord-est del Massachusetts. La nuova avventura ha un legame aggiuntivo con le radici del marchio: il cane terranova è infatti da sempre il simbolo del brand.

«L’avventura in Canada è stata divisa in cinque tappe, ciascuna dedicata a una persona, che, lavorando, si è trasformata in vero e proprio tester per i capi Fay Archive – aggiunge Lupi –. Il viaggio è iniziato incontrando il documentarista Luka Sanare, che collabora con i ricercatori delle riserve ecologiche canadesi per mappare i movimenti delle specie di volatili lungo l’intera stagione migratoria».

A seguire Colton e Tristan Roberts, che coltivano capesante e pescano aragoste sulla Long North Shore, del Quebec. «Ci hanno raccontato come il clima non sia, usando un eufemismo, molto favorevole: in dicembre le temperature possono scendere a -40°», racconta Michele Lupi. Altre tappe, altri incontri, quello con Billy Gauthier, scultore Inuk di North West River, nella regione del Labrador, e quello con Terrence Howell, che vive a Grates Cove con la sua famiglia e i loro gatti. «Facendo immersioni nell’oceano, Terrence ha scoperto una particolare alga, che cresce in quel territorio e in quelle rigide temperature e ha iniziato così a studiarne le caratteristiche, scoprendo e benefici per l’equilibrio ecologico del mare, del pianeta e del corpo – spiega Lupi –. Alcune di queste cose le ha raccontate al nostro team dopo un invito a cena, in un’atmosfera di calda amicizia… nonostante fuori facesse molto freddo.»

Le fotografie e i capi testati in Canada saranno protagonisti di un evento che si terrà martedì prossimo, 24 ottobre, a Milano, negli spazi di Antonia all’interno del Portrait, a due passi dal quadrilatero della moda. La serata sarà anche l’occasione per presentare un’altra novità di Fay Archive, la limited edition del modello 4 ganci in denim. «Le collezione Archive sono una piccola parte del mondo Fay – conclude Lupi – ma ci hanno permesso di creare una connessione emotiva con i giovani e di rafforzare quella che già c’era con i clienti storici del marchio».

Fonte: Il Sole 24 Ore