Vino con la pizza? Si può. Ecco come fare i giusti abbinamenti

In pizzeria la maggior parte delle persone tende ad accompagnare il piatto con una birra. Talmente è diffusa l’abitudine che le carte dei vini in questo tipo di locali sono piuttosto scarse nelle proposte – salvo rare, interessanti eccezioni – ma è tempo di sfatare questo mito in quanto più vicino alla consuetudine che a una verità ufficiale.

Vino e pizza: un tabù da sfatare

L’abbinamento del vino con la pizza si può assolutamente fare, anzi lo consiglio, a patto che si tengano a mente alcuni accorgimenti. La regola di base è che più ingredienti ci sono e più l’abbinamento diventa complicato, pertanto mi limiterò a qualche indicazione su pizze classiche evitando le derive “gourmet” per le quali nutro una cordiale antipatia.

Ipotesi rosato, sì ma quale?

Il trend recente dei vini rosati, ad esempio, passa anche dall’abbinamento con la pizza; vi spiego come funziona e come regolarvi per trovare il giusto equilibrio.Sulle classiche Margherita o Marinara – e in generale in presenza di pomodoro – stanno molto bene i rosati più carichi di colore, come alcuni Cerasuolo d’Abruzzo ad esempio, ma anche qualche Lambrusco di Sorbara Doc rifermentato in bottiglia (quindi secco).

Sulle pizze bianche vanno meglio i rosati dal colore più tenue – detto anche “buccia di cipolla” – quelli prodotti secondo lo stile provenzale, da ultimo decisamente “à la page”.
Si tratta di vini piuttosto versatili che vincono, in questo caso, rispetto a tanti bianchi o rossi che correrebbero il rischio di eccedere, di risultare troppo impegnativi; oppure, al contrario, di restare troppo sotto, senza riuscire ad accompagnare qualcosa che non gli appartiene (nel nostro caso la pizza).

Con i condimenti meglio le bollicine

Sempre in tema di pizze bianche senza pomodoro, infine, ricordate di sgrassare col perlage di un buon Metodo Classico ingredienti come salsiccia, würstel e salumi vari.

Fonte: Il Sole 24 Ore