Gaza, prosegue raid di Israele contro la Jihad islamica. Sirene antimissili a Tel Aviv

Il premier israeliano, Yair Lapid, ha convocato per sabato sera alle 22.30 locali il Gabinetto di sicurezza, che si riunirà nel quartier generale dell’esercito a Tel Aviv. Lo riportano i media locali, citando l’ufficio del premier.

L’annuncio giunge circa 20 ore dopo il lancio dell’operazione «Breaking Down» da parte di Israele nella Striscia di Gaza contro il gruppo militante palestinese Jihad islamica. In risposta il gruppo ha iniziato a lanciare razzi contro comunità nel sud e nel centro di Israele.

Gaza: «13 morti da avvio operazione israeliana»

Sale intanto a 13 morti e 114 feriti il bilancio confermato dai palestinesi dall’inizio dell’operazione israeliana contro la Jihad Islamica nella Striscia di Gaza. Lo riporta l’agenzia Wafa, che cita fonti mediche per riferire del decesso di un secondo palestinese, un 26enne, colpito in un attacco aereo israeliano delle ultime ore a est di Khan Yunis nel sud della Striscia di Gaza. Tra le 13 vittime, secondo i palestinesi, c’è una bambina di cinque anni.

Condanna del Parlamento Lega araba

L’assemblea parlamentare della Lega araba «ha condannato con la massima fermezza la brutale aggressione israeliana contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza e il prendere di mira civili indifesi, provocando decine di morti e feriti, compresi bambini»: lo riferiscono fonti al Cairo.

Il «Parlamento arabo» basato nella capitale egiziana ha addossato alle «autorità occupanti» la responsabilità «delle ripercussioni di questa pericolosa escalation» in «flagrante violazione del diritto internazionale», «Carta delle Nazioni Unite Nazioni, convenzioni internazionali, trattati e principi», di «tutte le risoluzioni di legittimità internazionale» e «dei diritti umani».

Fonte: Il Sole 24 Ore