Halloween ma non solo: vendite di caramelle cresciute del 7% nel 2023

La forte propensione all’innovazione premia le caramelle made in Italy. Nei primi otto mesi del 2023 infatti i volumi di vendita delle caramelle sono cresciuti del 7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Numeri che fanno ben sperare alla vigilia di una festa come Halloween considerata “la” festa delle caramelle.

Un successo di mercato che ha la sua radice nell’innovazione. Ogni anno in media vengono lanciate sul mercato 10-15 caramelle a fronte di circa 35-40 ricette realizzate. Prodotti con gusti o formati diversi, ricette rivisitate negli ingredienti fino a veri e propri concept nuovi.
«Un lavoro di sinergia – spiegano all’Unione italiana food – che coinvolge diverse figure professionali e aree aziendali: dall’ideazione alla produzione di una nuova caramella occorre in media circa un anno, talvolta due».

È quanto è emerso da un’indagine realizzata da Unione Italiana Food coinvolgendo le principali aziende del comparto delle caramelle. «Numeri alla mano – aggiungono a Unione italiana food – l’investimento in innovazione dell’industria delle caramelle italiane è pari a quasi 20 milioni di euro, circa il 2,6% del valore complessivo del settore. La forte impronta innovativa è dunque uno dei segreti del successo di questo settore, riconosciuto anche dal consumatore: per 3 italiani su 4 (75%) quello delle caramelle è un settore al passo con i tempi».

Secondo un’elaborazione di Unione Italiana Food su dati Circana, ad agosto 2023, le vendite in volume di caramelle hanno toccato le 33.596 tonnellate (+7% rispetto allo stesso periodo del 2022) per un valore di circa 359 milioni di euro.
Buone performance per tutte le tipologie, tra le quali spiccano la crescita delle caramelle gelée (+10,4%) e delle caramelle dure/ripiene (+9,4%).

Il comparto delle caramelle e della confetteria può contare in Italia su circa 7mila addetti. «Siamo felici – spiega Luigi Serra, produttore e portavoce del progetto Piacere Caramelle – che gli italiani, come dimostrano i numeri, continuino ad apprezzare un prodotto dalla storia pluricentenaria, ma con un’importante capacità di rinnovarsi e di guardare al futuro e alle nuove generazioni. Oggi l’innovazione, può essere intesa sia come legata al prodotto quando è focalizzata ai gusti o alla texture (ovvero all’irruvidimento di una superficie liscia ndr) ma anche di packaging delle caramelle. In passato, il caso più significativo di innovazione è stato senz’altro quello delle caramelle senza zucchero, declinate prima in gommose, poi anche nelle caramelle dure. Mentre i casi più recenti hanno riguardato in particolare le cosiddette caramelle nutraceutiche. Altre innovazioni di prodotto possono riguardare l’abbinamento originale di più sapori combinati, o ancora, la riduzione del contenuto di determinati ingredienti rispetto alla media di mercato».

Fonte: Il Sole 24 Ore