Hotel, investimenti in crescita a 1 miliardo nei nove mesi

Un occhio al Sud, con Napoli e Palermo tra i nuovi target degli operatori internazionali, l’apertura di strutture lifestyle, ancora l’attenzione per il lusso. Il settore alberghiero in Italia vive una rinascita post Covid che ha portato gli investimenti a superare il miliardo di euro nei primi nove mesi 2023, in un panorama di crisi che coinvolge molti altri settori come gli uffici. Con la prospettiva di chiudere l’anno a quota 1,2-1,4 miliardi, anche se ultimamene gli investitori mostrano una certa cautela.

Le ultime operazioni

Diverse sul territorio le operazioni. L’ultima in ordine di tempo e prima per valore è la vendita da parte di Orion del Six Senses di Roma al gruppo Statuto per 245 milioni di euro. Un’operazione imbastita da un anno, dopo che Orion aveva acquisito Palazzo Salviati Cesi Mellini nel 2019, ex sede della Banca di Roma. Il costo a camera di 2,4 milioni di euro stabilisce un nuovo record italiano. Intanto Oaktree ha dato mandato, secondo indiscrezioni, a Rothschild per la vendita degli alberghi acquistati da Castello Sgr, mentre pochi giorni fa Palace resort è salita dal 75% al 100% di Baglioni con l’intenzione di espandersi ulteriormente in Italia. Sempre in questo contesto la vendita di Alpitour da parte di Tamburi Investment partners. Ma non è finita qui. Si attende infatti proprio in questi giorni la firma definitiva per la cessione del 49% del capitale del gruppo Rocco Forte ai sauditi di Pif, Public Investment fund.

Venezia, Milano, Roma e Firenze

La parte del leone spetta sempre alle quattro città turistiche per eccellenza. Venezia ha registrato, infatti, il maggior interesse da parte degli operatori, seguita da Milano, Roma e Firenze. C’è però una forte attenzione per le località secondarie come il Lago di Como, la Costiera Amalfitana e nuove destinazioni come le Dolomiti. Sardegna e Sicilia, che meritano una menzione a parte per la vivacità del mercato, hanno registrato valutazioni molto alte, con interesse sulla Costa ma anche in città, in particolare a Cagliari dove ha aperto l’hotel di charme CasaClàt e aprirà Tirso hotel in un palazzo storico nel centro. C’è anche forte interesse per le località alpine (Cortina d’Ampezzo, Courmayeur e Madonna di Campiglio), probabilmente spinto dalle Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026.

Lo spaccato dei trend è il focus di uno studio di Cushman & Wakefield. «Tra i segnali emerge la capacità dell’alberghiero italiano di recuperare la crisi pandemica e tornare a livelli di occupazione del 2019» racconta Alessandro Belli, a capo dell’area hospitality di Cushman & Wakefield, confermando i dati di Operator Beat, indagine su un campione di operatori attraverso la quale si traccia il sentiment e l’attrattività dei vari mercati europei.

Lo spaccato turistico

Sono tornati i turisti americani, bloccati dal Covid, che hanno sostituito in parte la domanda da Russia e Cina. Gli europei hanno prenotato vacanze anche fuori stagione grazie al clima estivo protratto fino a ottobre. Tornando alla ricerca C&W, da segnalare anche la crescita dell’Adr, acronimo di Average Daily Rate (tariffa media giornaliera) che ha superato i livelli del 2019 di oltre il 40% nel primo semestre del 2023, battendo l’inflazione generale in Italia.

Fonte: Il Sole 24 Ore