Il campo largo resiste in Sardegna. Pronta la squadra che guiderà la regione, comunali prossima sfida

Il cronoprogramma, superati alcuni screzi iniziali “è stato rispettato”. Il Partito Democratico, primo partito della coalizione con 11 consiglieri eletti, porta a casa quattro tasselli importanti. Il vice presidente della Giunta e assessore alla programmazione e Bilancio ci andrà Giuseppe Meloni, poi l’industria con l’ex segretario Pd Emanuele Cani e l’assessorato all’Ambiente con la primaria del pronto soccorso del Policlinico Rosanna Laconi. Al partito Democratico andrà anche la presidenza del Consiglio regionale, l’assemblea legislativa che dovrebbe essere presieduta da Piero Comandini attuale segretario regionale del Pd. 

Il peso dei 5 stelle

Al Movimento 5 Stelle, sette consiglieri eletti più la Presidente della Regione, andranno due assessorati: Lavoro e Sanità. Un’assegnazione in linea con quanto profilato nei giorni immediatamente successivi al risultato elettorale. Alle altre liste andrà un assessore ogni tre consiglieri.

Martedì ci sarà l’investitura ufficiale e l’esordio in Consiglio regionale. 

Le comunali di giugno
Ma in Sardegna restano aperte anche le altre partite. Perché a giugno si voterà per l’elezione dei sindaci di Cagliari, Sassari e Alghero. Nella corsa per la guida della città capoluogo di regione (che è anche città metropolitana) sono già in corso le prove tecniche di campo largo. Anche in questo caso, giacché la voglia di portare a casa altre vittorie dopo 5 anni di opposizione, si guarda ad alleanze ampie. Decisioni più locali o al massimo regionali che, come sottolineano in ambienti regionali “non subiscono gli effetti di quello che avviene a livello nazionale”. 

Fonte: Il Sole 24 Ore