Il fascino creativo del Rinascimento

A Taste for the Renaissance: a dialogue between collections, è la seconda di una serie di tre exhibitions pensate in collaborazione con il Victoria and Albert Museum di Londra (che nasce dopo l’Expo del 1851 proprio come Museo della Manifattura), uno dei gioielli della produzione culturale eteroclita in Europa.

Il gusto per il rinascimento è vocazione comune per il Centro culturale londinese e per la poderosa Collezione, conservata nel Musée de la Marine in Place de la Concorde, di Tamīm bin Amad Āl Thānī, Emiro del Qatar.

130 oggetti e opere d’arte

Alle quattro sale del Musée, integralmente rinnovate per l’occasione e dedicate al Rinascimento, si aggiungono pezzi preziosi in arrivo da Londra, per un totale di oltre 130 oggetti e opere d’arte che racconteranno il Genius loci e l’atmosfera creativa del nostro Paese, quando ancora era una galassia di ricchissime città, governate da ducati e repubbliche.

Ora quell’atmosfera creativa si è spostata altrove (appunto Londra, Parigi e per altri versi gli Emirati) ma la potenza delle opere esposte ci ricorda che il rinascimento è ancora – e solo – quella cosa lì, che possiamo ammirare nell’ex Garde-Meuble della Corona francese (e sede della Kriegsmarine).

L’alleanza tra Stato e mecenati

La curatrice Emma Edwards ha immaginato un viaggio che racconta atmosfere partendo da oggetti che a loro volta sono il paradigma della volontà dell’Europa del XVI° secolo di lasciare una traccia nello spazio e nel tempo. Bijoux, une Renaissance en miniature e Matériaux, art et invention, sono alcuni dei titoli di questo viaggio che racconta, una volta di più, quanto sia importante l’alleanza tra Stato e mecenati (e tra collezionisti e pubblico), ben salda in Francia a partire dalla Legge sul mecenatismo e la valorizzazione dei patrimoni culturali a firma dell’allora Ministro J.J. Aillagon, ora Consigliere dell’imprenditore (Kering) Francois Pinault, a sua volta grande collezionista (oltre 10.000 opere) e mecenate.

Fonte: Il Sole 24 Ore