Il gaming non conosce crisi: mercato da 336 miliardi

Tra i settori digitali che sembrano non aver subito contraccolpi dopo il ritorno alla “normalità” a seguito della pandemia, c’è quello dei videogame. L’industria, esplosa nel 2020, primo anno del lockdown, è in crescita costante. Stando alle ultime rilevazioni di Klecha & Co., investement bank paneuropea indipendente, specializzata sul tech, il segmento del gaming vale 336 miliardi di dollari, con stime di crescita del +9,2% a valore, ossia 522 miliardi di dollari entro il 2027. Prendendo in esame il pre e post Covid, i videogame su Pc, console e dispositivi mobili, sono stati in grado di passare da un valore di 219 miliardi di dollari del 2019 ad uno attuale di 385 miliardi, in uno scenario che vedrà un’ascesa, per gli analisti del +11,5% Cagr in meno di un decennio.

Come spiegano da Klecha & Co., cresce anche il numero dei giocatori, che andrà dagli odierni 3,2 miliardi a circa 3,6 miliardi entro il 2025, attivi prevalentemente su mobile. Non a caso, il 50% del mercato globale dei videogiochi interesserà le piattaforme mobili, principalmente gli smartphone, con una forte concentrazione in Asia.

Guida il Nord America

In quanto a spesa, è il Nord America a guidare la classifica, con il 26% degli acquisti totali, nonostante gli americani rappresentino solo il 7% del numero di giocatori in tutto il mondo. Parte di tale interesse nel gaming si deve anche agli investimenti portati avanti dalle startup.

Solo nel 2022, queste hanno raccolto oltre 13 miliardi di dollari da fondi di Venture Capital per i loro progetti, toccando l’apice per l’espansione delle diverse iniziative. Basti pensare che cinque anni fa, il monte di tale spesa era di circa 4,5 miliardi di dollari. Gli investimenti in nuove tecnologie hanno portato a progressi che hanno trovato applicazioni in molti altri settori, molti dei quali strategici.

Cresce il “serious gaming”

Ad esempio, nella formazione professionale è in forte crescita il “serious gaming”, il cui valore si stima passerà in un decennio da 8-10 miliardi di dollari a 33 miliardi di dollari. I settori di utilizzo finale dei serious game includono l’istruzione e ambiti in cui le simulazioni “reali” comportano rischi e complessità, quali la sanità, l’aerospaziale e la difesa. Le forze armate britanniche utilizzano una piattaforma di addestramento di realtà virtuale costruita sul motore del celebre gioco Fortnite.

Fonte: Il Sole 24 Ore