Imprenditoria femminile, dalla Regione Lazio 5 milioni per l’innovazione

È stata presentata oggi, a Roma, la nuova misura della Regione Lazio “Donne, Innovazione e impresa” che promuove e valorizza l’imprenditoria femminile, attraverso il sostegno e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese, per favorirne i percorsi di innovazione aziendale in coerenza con la Smart Specialization Strategy regionale. Il nuovo bando 2024 mette a disposizione 5 milioni di euro da risorse del Programma FESR 2021-2027, e concede contributi a fondo perduto per un massimo di 145mila euro per ciascun progetto per l’introduzione di innovazioni di prodotto o di processo aziendale. Le imprese interessate possono presentare domanda online, tramite la piattaforma GeCoWEB Plus di Lazio Innova, dalle 12 del 23 aprile e fino alle 17 del 12 giugno 2024.

Più innovazione

«L’evoluzione delle imprese femminili negli ultimi anni mostra un netto cambiamento in atto nella partecipazione in generale delle donne al sistema produttivo nazionale. E se da un lato diminuisce la loro presenza nei settori tradizionali, aumenta invece in altri comparti, molti dei quali rientrano tra quelli più innovativi o comunque a maggior contenuto di conoscenza. Riteniamo sia fondamentale sostenere la capacità d’innovazione dell’imprenditoria femminile nella nostra regione anche attraverso questo nuovo bando, per rendere più competitivo l’intero tessuto produttivo del Lazio», ha dichiarato Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico.

Nuove tecnologie

«Si tratta di una misura importante per lo sviluppo e la crescita delle imprese guidate da donne, che sostiene l’adozione di innovazioni di prodotto, di processo e dell’organizzazione aziendale, attraverso cui cogliere le opportunità offerte delle nuove tecnologie per affrontare le sfide lanciate dalla continua evoluzione dei mercati. Un sostegno concreto che si affianca agli altri strumenti di supporto alle micro, piccole e medie imprese che stiamo gestendo e che andremo a incrementare nei prossimi mesi, per rendere ancora più competitivo il sistema produttivo del Lazio», ha sottolineato Francesco Marcolini, presidente di Lazio Innova, l’azienda controllata dalla Regione che si occupa di sviluppo, credito e innovazione.

Inclusione

«Incentivare l’imprenditoria femminile richiede un impegno collettivo da parte della società nel suo insieme. Sono entusiasta che anche la Regione Lazio si stia muovendo in questa direzione per rimuovere le barriere che impediscono alle donne di perseguire i propri sogni e realizzare il loro pieno potenziale. Solo grazie ad un impegno condiviso per l’uguaglianza e l’inclusione possiamo sperare di superare questa spaccatura e creare un mondo in cui si possa rafforzare il concetto di imprenditoria femminile, indipendentemente dal genere. Come dico sempre, siamo in un tempo buono e, in questo tempo non dobbiamo e non possiamo fermarci», ha spiegato Valentina Picca Bianchi presidente Comitato Impresa Donna del Ministero delle Imprese e del Made in Italy e presidente Donne Imprenditrici Fipe.

I limiti

Ciascuna impresa femminile può presentare un solo progetto agevolabile riguardante la produzione di un bene o servizio nuovo o migliorato, che si differenzi in modo significativo rispetto a quelli già realizzati dall’impresa, ad esempio sul piano delle caratteristiche tecniche, dei componenti, dei materiali, del software incorporato, della facilità d’impiego, della semplificazione della procedura di utilizzo, della maggiore flessibilità o di altri elementi concernenti le prestazioni e le funzionalità.

Fonte: Il Sole 24 Ore