Italiani popolo di camminatori: è il trekking l’attività più praticata nelle vacanze 2020

«Scelta la zona e la meta che ha un notevole peso specifico in questo tipo di viaggio – nota Fabrizio Ardito, autore di numerosi volumi tra cui Peregrinos (Touring editore, 2020) e Le Vie di Francesco (Ediciclo, 2020) -, consultare una guida prima di partire, studiando le tappe e i profili altimetrici, serve a farsi una prima buona idea».

I consigli per chi parte

Utile è anche consultare sia il sito del cammino da cui spesso si possono scaricare le tracce, sia i social che raccolgono testimonianze di chi ha effettivamente percorso l’itinerario. Non risparmiare su zaino e scarpe, alte o basse alla caviglia secondo i gusti, e prenotare in anticipo da dormire, viste le restrizioni che saranno ancora, presumibilmente, imposte nelle camerate all’accoglienza dei viandanti con il sacco a pelo, sono gli altri consigli di Fabrizio Ardito per il 2021.

Il sondaggio di Terre di mezzo ha rivelato che il 42% dei viandanti italiani preferisce pernottare in un bed&breakfast, il 21% negli ostelli, il 16% in una foresteria religiosa e solo il 7% negli alberghi e il 6% in tenda. La stragrande maggioranza (84,6%), inoltre, preferisce pranzare al sacco. Pizzerie e trattorie risultano scelte per lo più per la cena (56%), un’opzione condivisa da un ulteriore 26% in presenza di un menu del pellegrino.

Più cara del Cammino di Santiago, l’Italia dei 60 percorsi presi in considerazione ha presentato al 47% dei viandanti un conto giornaliero tra i 30 e i 50 euro, al 27% una spesa compresa tra i 20 e i 30 euro. Il 16% ha speso più di 50 euro, l’8% ha invece dichiarato di essersela cavata con meno di 20 euro.

Fonte: Il Sole 24 Ore