L’annuncio di Salvini: il generale Vannacci candidato con la Lega alle europee in tutti i collegi

«Sono contento che un uomo di valore come il generale Vannacci abbia deciso di portare avanti le sue battaglie di libertà insieme alla Lega in Parlamento europeo». Lo farà «in tutti i collegi elettorali». Lo ha detto il leader della Lega Matteo Salvini, ufficializzando la candidatura di Roberto Vannacci alle elezioni europee durante la presentazione del suo libro ’Controvento’ all’Istituto dei Ciechi di Milano.

Lo ha annunciato il leader della Lega Matteo Salvini alla presentazione del suo libro ‘Controvento. L’Italia che non si arrende’, a Milano, ufficializzando così la candidatura di Roberto Vannacci alle elezioni europee di giugno

Vannacci: sarò candidato indipendente, manterrò mia identità

«Confermo la mia stima nei confronti del ministro Salvini e sottoscrivo la sua dichiarazione. Sarò un candidato indipendente che mantiene la propria identità e che lotterà, con coraggio, per affermare i propri valori di Patria, tradizioni, famiglia, sovranità e identità che condivido abbondantemente con la Lega». Così il generale Roberto Vannacci, dopo l’annuncio della sua candidatura da parte del leader della Lega

Salvini: Meloni? Nostri destini incrociati, dureremo 5 anni

Con la premier Giorgia Meloni «più ci conosciamo e più il rapporto diventa anche personale. Da un anno e mezzo siamo insieme al governo, abbiamo due caratteri belli tosti e, però, abbiamo capito che il nostro dovere è mantenere l’impegno con gli italiani» affinché l’esecutivo «duri per tutti e cinque gli anni». Così il vicepremier e ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, in occasione della presentazione del suo libro “Controvento” alla Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano. «I nostri destini sono incrociati» e nel governo «non si può fare competizione interna, gli avversari sono fuori».

Salvini: grato finché campo a Bossi e Maroni, da loro consigli preziosi

Dal leader della Lega, nel corso della presentazione del suo libro, è arrivato anche un tibuto ai suoi predecessori. «Ho dedicato questa fatica» anche «a Umberto Bossi e a Roberto Maroni – ha detto Salvini – perché se non avessero cominciato loro, voi sareste altrove e io a fare altro, possibilmente il mestiere che c’ho scritto sulla carta d’identità, il giornalista. Sono grato finché campo perché mi hanno cambiato la vita Bossi e Maroni». E ha aggiunto: Bossi e Maroni «non sempre sono stati generosi nei miei confronti. Ma mi sono più preziosi quelli che quando sbaglio mi dicono che sto sbagliando, piuttosto che quelli che mi dicono che sto facendo bene. Da permaloso lì per lì mi incazzo, ma poi ci ragiono».

Fonte: Il Sole 24 Ore