L’attenzione all’ambiente è un pilastro fondamentale del rilancio di Canepa

La maggior parte dei filati della nuova collezione autunno-inverno 2022-2023 (il tessile è “avanti” di una stagione rispetto al prodotto finito), appena presentati da Canepa a Milano Unica, sono a chilometro zero, riciclati e biologici. Lavorazioni ecosostenibili e risparmio energetico sono le parole chiave da molti anni e a maggior ragione per la fase di rilancio che sta vivendo la storica azienda del distretto comasco di San Fermo della Battaglia.

La storia della famiglia Canepa risale al ’700 e il bisnonno dell’attuale presidente e amministratore delegato, Michele Canepa, contribuì a tramandare la tradizione della sericoltura, filatura, tintoria e tessitura. Pochi giorni prima della fiera Milano Unica, che si è tenuta il 6 e 7 luglio, è stato annunciato l’ingresso del fondo Eltif Capital Solutions di Azimut (gruppo Muzinich) nel capitale dell’azienda. Un accordo che si fonda, spiega l’amministratore delegato, «non solo su aspetti finanziari, ma su un approccio strategico per concretizzare i piani di sviluppo».

Loading…

Il rilancio si baserà, come dimostrano le novità presentate alla più importante fiera europea del tessile di alta gamma, sulla sostenibilità ambientale. Canepa è stata la prima azienda tessile al mondo ad aderire, nel 2011, al protocollo Detox di Greenpeace per abbattere entro il 2020 l’impatto ambientale della produzione tessile. Dopo la creazione del suo manifesto di ecosostenibilità, l’azienda è cresciuta grazie anche alla registrazione di molti brevetti industriali ecologici, legati all’istituzione del dipartimento di ricerca e sviluppo CanepaEvolution. I brevetti consentono, durante la lavorazione dei filati, di ridurre notevolmente l’utilizzo di acqua e le emissioni di CO2, con grande risparmio di energia.

Nel 2012, Canepa ha poi presentato il rivoluzionario progetto SavetheWater-Kitotex, che permette di sostituire le microplastiche, utilizzate nella fase di imbozzimatura del filato, con il chitosano, una sostanza di origine naturale, atossica, biocompatibile e biodegradabile, proveniente dall’esoscheletro dei gamberi, scarto dell’industria alimentare, per restare in tema di circolarità (si vedano gli articoli a pagina 2). Il brevetto Kitotex permette un risparmio del 95% del consumo di acqua e di energia oltre all’eliminazione delle sostanze tossiche e inquinanti (con certificazione del Cnr di Biella) e la conseguente riduzione dell’emissione di CO2 del 40%. Un’invenzione che, grazie alla cessione del brevetto, ha permesso un importante risultato di produzione ecosostenibile anche nel mondo del denim, confermando (si veda l’articolo a fianco su Marc) l’importanza della condivisione, all’interno della filiera, delle best practice. CanepaEvolution continua a lavorare su nuovi brevetti, in particolare sul riciclo e sull’economia circolare, con un progetto complesso per riciclare le fibre desuete, i tessuti inutilizzati e gli abiti dismessi.

Fonte: Il Sole 24 Ore