L’energia di Toronto, laboratorio urbano di futuro

Tra cascate del Niagara e spiagge in città, sulle rive dell’Ontario, tra graffiti e murales nei quartieri per giovani dove il vintage imperversa e locali di tendenza, musei e gallerie d’arte, Toronto cattura i turisti per le sue molteplici anime, dalle bellezze naturalistiche al centro moderno dove le gru sono al lavoro per aggiungere grattacieli ai palazzi esistenti. Una città in cui si alternano quartieri moderni e storici, dal Financial district all’archeologia industriale del Distillery district, da Chinatown a Little Italy dove campeggia un murales di Sophia Loren.

Lungo il percorso della Toronto sotterranea

Non tutti sanno che per conoscere la capitale canadese si deve percorre il Path, le vie della Toronto Sotterranea, una rete di quasi 30 chilometri di gallerie commerciali sotto le strade del centro dove in inverno per via delle gelide temperature si svolge buona parte della vita quotidiana. Oggi si può ammirare la città dall’alto della CN Tower (attualmente la struttura più alta del Canada), ma in pochi anni ci saranno nuove torri. Toronto, infatti, sta crescendo velocemente in altezza. Una serie di sviluppi da qui al 2030 trasformeranno lo skyline della città, secondo Scenari Immobiliari, guidati dalle previsioni di una forte crescita della popolazione residente nei prossimi cinque anni. Già oggi Toronto è una delle città più multiculturali nel mondo: circa il 36% dei suoi abitanti di non è canadese. Lo dimostra che il 911 (il numero telefonico di emergenza) è attrezzato per rispondere in oltre 150 lingue.

Una città giovane

Secondo Future Model Toronto, in città ci sono oltre 225 gru in funzione per realizzare più di cento edifici alti più di cento metri. Le autorità locali stimano che 3,5 milioni di persone verranno ad abitare a Toronto entro il 2030, con un aumento del 30% rispetto ad oggi. Molti sono giovani studenti che qui trovano un costo della vita e rette universitarie meno dispendiosi rispetto agli Stati Uniti. Per gli esperti proprio la crescita della popolazione è probabilmente il fattore più importante dello sviluppo in corso, dato che la maggior parte delle nuove costruzioni è a destinazione residenziale. Fra le nuove torri ci saranno due grattacieli che si distingueranno nel panorama urbano: The One e Sky Tower. Quest’ultima ha persino richiesto un aumento di altezza che, se verrà approvato, la consacrerà come l’edificio più alto del Canada, con 105 piani. In arrivo anche Concord Sky, nel quartiere di Yonge, 300 metri e 85 piani. Fra questo quartiere e Gerrard, almeno sulla carta dovrebbe sorgere una lunga lista di nuovi edifici che entro i prossimi cinque anni dovrebbero cambiare la skyline cittadina.

Quartieri storici e nuove attrattive

Intanto, oltre alle classiche attrazioni della città come il St. Lawrence Market, aperto dal 1845 nello storico quartiere di Old York, e Nathan Philips Square, dove si trova l’installazione della scritta colorata “Toronto” accanto alla grande fontana – con sullo sfondo l’antico municipio e quello nuovo – è da non perdere un giro al Distillery District, quartiere di edifici in mattoni rossi dove le vecchie fabbriche si sono concentrate più di 200 anni fa. Prende il nome dalla Gooderham and Worts, fino a poco tempo fa fra le distillerie più grandi del mondo. Si passeggia tra negozietti tipici, pub, ristorantini alla moda e gallerie d’arte.Per chi ama il vintage una passeggiata in Little Italy lungo Dundas street verso Kensington market permette di trovare negozi con tesori nascosti, da vecchi libri – Acadia Art & Fine Books su Queen Street oppure The Monkey’s Paw vicino al Royal Ontario Museum – ai dischi, dall’abbigliamento vintage – Black Market Vintage Upstairs, House of vintage oppure Space vintage sempre in Queen Street – alla chincaglieria. Prima di lasciare il quartiere si può bere un caffè nell’italianissimo Diplomatico e poi procedere per College Street: al 412, all’angolo, un negozio di oggettistica vintage – Stephanian Pharmacy – è mantenuto aperto dalla ultranovantenne proprietaria, vedova del farmacista armeno sfuggito alle persecuzioni degli anni Cinquanta nel suo Paese che qui aprì la sua attività.

Murales sotto i grattaceli

Una tappa obbligata per gli appassionati è l’ Art Gallery of Toronto ma da non perdere è anche la Graffiti Alley West, dove si trovano graffiti sulle pareti di molti edifici. Di murales in realtà è ricca tutta la città, anche nei quartieri delle townhouse con giardino ambite dalle famiglie. Una partita di baseball al Rogers Center Stadium è quasi d’obbligo, come un giro all’Eaton Center, il mall più grande di Toronto. Fuori città la gita più tipica è quella alle cascate del Niagara. Infine, se si vuole superare il confine ed entrare negli Stati Uniti, fate una tappa a Buffalo, circa 175 km a sud: nella culla delle Chicken wings, assaggiate quelle dell’Anchor Bar.

Fonte: Il Sole 24 Ore