M4, parte la linea blu di Milano con le prime sei stazioni, ma i costi saranno il vero enigma

Parte la “blu”, la tanto attesa nuova metro di Milano. È la quinta linea dal punto di vista cronologico, ma si chiama M4 perché il progetto era più vecchio, ma anche più complesso e costoso della M5, che con l’Expo 2015 divenne prioritaria per gli spostamenti legati all’evento.
La progettazione iniziò durante gli anni di Letizia Moratti sindaco, e venne poi ereditata da Giuliano Pisapia nel 2011, che decise di proseguire nonostante le contrarietà di alcuni suoi assessori. Ma il dado era tratto, pensarono i vertici di Palazzo Marino, bisognava andare avanti, pur con un costo oneroso per le casse del comune (3,5 miliardi spalmati in trent’anni) e un progetto ai limiti del conflitto di interesse (perché la stazione appaltante, il Comune, era anche azionista della società, la M4).

Dieci anni dopo aprono le prime sei fermate durante il secondo mandato del sindaco Giuseppe Sala, che pure non nasconde le preoccupazioni per gli anni a venire rispetto al costo del trasporto pubblico nei prossimi anni (e se anche non lo dice esplicitamente si riferisce proprio alla M4).

Percorso, stazioni, capienza

I treni percorreranno la tratta Linate-Dateo. La prima tratta operativa è di 5 km e attraversa i quartieri orientali di Milano consentendo l’interscambio con le stazioni del Passante Ferroviario a Dateo e Stazione Forlanini. Entro giugno 2023 si viaggerà fino a San Babila e alla fine dei lavori, previsti nel 2024, la linea avrà 21 stazioni e 15 km di estensione, partendo appunto dall’aeroporto di Linate e attraversando la Cerchia dei Navigli fino al Lorenteggio, con capolinea a San Cristoforo.

La “blu” prevede una forte integrazione con le altre linee metropolitane esistenti, il sistema ferroviario urbano, le linee di superficie e, soprattutto, l’aeroporto cittadino. Di fatto, dunque, colma un vuoto che la città sentiva. Anche per questo nessuno, di nessun colore politico, ha voluto metterla in discussione nonostante ci fossero validi argomenti per contrapporvisi.

La M4, come la M5, avrà un pilota automatizzato, sarà cioè senza conducente. La flotta della “blu” sarà composta da 47 treni e potrà trasportare 24.000 passeggeri all’ora, in ogni viaggio-direzione, con una stima di 86 milioni di persone in un anno e una frequenza di picco di un treno ogni 90 secondi. Ogni treno potrà trasportare fino a 600 passeggeri. Nelle due prime giornate, si viaggerà gratuitamente sulla nuova linea.

Fonte: Il Sole 24 Ore