Manovra, ecco le principali novità per famiglie, lavoratori, imprese

IMPRESE

Agricoltura

Confermati l’esonero contributivo biennale per le nuove imprese agricole di giovani under40 (8,3 milioni di euro). Settanta milioni di euro per le aziende agricole danneggiate da avversità atmosferiche e fitosanitarie.

Beni strumentali

Arriva un credito d’imposta del 40% del costo degli acquisti di beni strumentali o della partecipazione a corsi di aggiornamento professionale per gli chef. Si introduce un fondo apposito di un milione l’anno per tre anni. La nuova versione del credito di imposta per i eni strumentali tradizionali (ex superammortamento) e per quelli legati alla digitalizzazione 4.0 (ex iperammortamento) parte, retroattivamente, per investimenti effettuati a partire dal 16 dicembre 2020 e sarà in vigore per tutto il 2022. Con coda a giugno 2023 per la consegna di beni ordinati entro il 31 dicembre 2022 pagando un acconto di almeno il 20%.

Decontribuzione Sud

L’esonero parziale (del 30%) dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro privati per i lavoratori dipendenti, previsto in via sperimentale tra ottobre e dicembre 2020, è previsto fino al 2029: prorogato in automatico fino al 30 giugno 2021, in linea con il Quadro temporaneo Ue sugli aiuti di Stato (dopo servirà il via libera della Commissione europea). La decontribuzione è prevista in misura del 30% fino al 2025, del 20% nel 2026 e 2027 e del 10% nel 2028 e 2029.

Garanzia Sace

Dal 1 marzo 2021 le imprese mid-cap (tra 250 e 499 dipendenti) potranno accedere alla garanzia alle stesse condizioni agevolate offerte dal Fondo centrale di garanzia per le Piccole e medie imprese.

Transizione 4.0

Rinnovati i bonus di Transizione 4.0: prevista una dote di 23,8 miliardi in cinque anni a valere sul Fondo che anticipa le risorse Nex Generatio Eu. Del pacchetto fanno parte crediti di imposta per beni strumentali 4.0 e tradizionali; ricerca innovazione e design; formazione 4.0

Turismo

Alberghi, stabilimenti balneari, villaggi turistici, bed & breakfast, discoteche e night-club non dovranno andare alla cassa per la prima rata Imu. Ampliata la tax credit per agenzie di viaggio e tour operator e incrementata quella per le ristrutturazioni delle strutture ricettive. Cento milioni vanno anche a guide e bus turistici scoperti. Altri 500 milioni vengono stanziati per sostenere gli aeroporti: si vola poco e le difficoltà di chi lavora nel settore aumentano.

Fonte: Il Sole 24 Ore