Cina e Usa rilanciano il made in Italy

Se ringraziare la Cina, in questo disastroso e drammatico 2020, pare francamente fuori luogo, certo è che in termini di sostegno all’export è proprio da Pechino che arrivano da mesi le notizie migliori.

Accade anche a novembre, mese in cui l’export italiano nei paesi extra-Ue torna a crescere dopo la battuta di arresto di ottobre. Progresso mensile del 2,7%, che si aggiunge al ben più significativo +1,4%in termini annui.

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Importante perché si tratta di una crescita assoluta che si realizza rispetto ad un periodo pre-Covid, progresso che inoltre più che raddoppia al 3,2% escludendo dal calcolo le vendite estere di energia, quasi dimezzate.

I quasi 20 miliardi di export del mese sono trainati da tutte le categorie, ad eccezione dei beni di consumo non durevoli, con i risultati migliori per i prodotti intermedi.

Tra i mercati di sbocco, spicca in assoluto il balzo della Cina, in crescita del 35% (ripetiamo, il confronto è rispetto ad un periodo pre-Covid), progresso in grado di quasi azzerare il bilancio dei primi 11 mesi dell’anno. Se dicembre dovesse proseguire il trend, da Pechino avremmo acquisti 2020 di made in Italy in crescita, risultato francamente inatteso fino a pochi mesi fa.

Fonte: Il Sole 24 Ore