Marriott scommette sull’Italia e firma per aprire a Firenze

L’amore per l’Italia viene dai nonni immigrati da Capua (Napoli) negli States e lo rinnova ogni anno in una casa nella campagna toscana dove si rifugia appena possibile, non lontano dal castello di Casole. Inizia con i ricordi di famiglia l’incontro con Tony Capuano, chairman del gruppo americano Marriott. Come catena alberghiera più importante al mondo, con 7.800 proprietà in gestione e in franchising in 138 Paesi, Marriott è un osservatorio privilegiato per interpretare i trend dell’hospitality, anche alla luce delle restrizioni e delle regole imposte dalla pandemia da Covid-19 in corso.

Il settore è in fermento, investitori e brand di gestione si stanno muovendo sul nostro territorio per conquistare nuove location. E la notizia dell’acquisizione, a livello mondiale, del gruppo Four Seasons da parte di Bill Gates ha dato nuovo impulso all’intero segmento.

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«Credo nella resilienza del settore viaggi – sottolinea subito Tony Capuano –. Ho letto molto durante il lockdown, libri sulla storia italiana e dell’antica Roma, e ho ritagliato una frase di Seneca che condivido per tenerla nel mio portafoglio: “Viaggiare e cambiare posto dà vigore”. Se torniamo al tema della nostra attività, vediamo una ripresa costante in molti mercati, in alcuni la ripresa è rapida in relazione alla domanda domestica, in altri più lenta».

La curva del trend in pandemia sarà irregolare, ma molti esperti credono nella ripresa. «Il deal di Four Seasons è incoraggiante» dice Capuano. Alla domanda di quale sia la strategia di Marriott per i prossimi anni, Capuano risponde che l’obiettivo è catturare clienti assicurandosi di avere il prodotto giusto da offrire nel luogo giusto. «In Europa, per esempio, abbiamo 125mila camere, in quelli che secondo noi sono i cancelli del Vecchio continente» spiega.

L’Italia è una delle mete in rapida espansione. Molte le nuove aperture. La prossima, che Il Sole24Ore anticipa in esclusiva, è quella del W Firenze, dopo il W Rome in apertura a novembre. Ma arriverà, sempre a Roma, anche Bulgari in piazza Augusto Imperatore. Tornando a Firenze, Marriott ha appena firmato per realizzare insieme a Progetto Majestic il nuovo hotel entro il 2023. Saranno 120 le camere, di cui 20 suites. Tra
cui anche la suite presidenziale con affaccio sul Duomo
e Santa Maria Novella.

Fonte: Il Sole 24 Ore