Francia, Moody’s e Fitch confermano il rating

La Francia tira un respiro di sollievo. Il temuto declassamento del rating da parte di Moody’s e Fitch non c’è stato. L’agenzia statunitense ha confermato il proprio voto, pari ad Aa2. Anche l’outlook è stato confermato: resta stabile. L’agenzia europea, che un anno fa aveva abbassato il suo rating, ha invece mantenuto il voto AA-, sempre con outlook stabile. Le rassicurazioni del ministero dell’Economia, guidato da Bruno Le Maire, hanno evidentemente convinto gli analisti della compagnia, malgrado un peggioramento dei conti pubblici che l’agenzia aveva però previsto. «La decisione – ha detto il ministro in una nota – dovrebbe incoraggiarci a raddoppiare la nostra determinazione di risanare le nostre finanze pubbliche e centrare l’obiettivo del Presidente di ridurre il deficit a meno del 3% nel 2027»

Le valutazioni di Moody’s

Non è detto che i desideri del presidente Emmanuel Macron saranno soddisfatti. Il deficit del 2023 è stato pari al 5,5%, ricorda la nota di Moody’s, un livello «significativamente più alto dell’obiettivo ufficiale del 4,9%, cosa che rende improbabile che il governo riuscirà a ridurre il deficit al 2,7% nel 2027». Questi sviluppi sono però «ampiamente in linea con la valutazione precedente di Moody’s» secondo cui gli obiettivi del deficit non saranno raggiunti e l’indebitamento salirà al 115% nel 2027, e questo spiega il mantenimento del rating. Il servizio del debito è pari oggi al 3,4% delle entrate del bilancio pubblico, ma «potrebbe raddoppiare nel prossimo decennio se il livello del debito non dovesse sensibilmente calare».
La Francia ha però – nota Moody’s – un’economia solida, diversificata, con elevati risparmi privati e istituzioni di qualità.
L’outlook stabile deriva da una valutazione dei rischi che sono considerati «bilanciati». La Francia – spiega l’agenzia – ha realizzato riforme strutturali, soprattutto sul mercato del lavoro, che daranno ancora risultati, e che il governo potrebbe approfondire. D’altra parte il debito potrebbe superare l’obiettivo del 112% entro il 2027 e il servizio del debito potrebbe aumentare.
L’outlook e il rating potrebbero migliorare se il governo riuscisse a implementare misure che inizino a ridurre il debito, ma potrebbe peggiorare – nota Moody’s – se l’agenzia «dovesse concludere che il deterioramento della sostenibilità del debito sarà notevolmente più elevato in Francia che nei Paesi che hanno lo stesso rating». Un’escalation della guerra in Ucraina, ha poi avvertito l’agenzia, in una guerra che coinvolgesse direttamente la Nato creerebbe «pressioni verso il basso sul rating».

La valutazione di Fitch

Anche Fitch ritiene che l’obiettivo del 2027 non sarà mantenuto, ma non è una sorpresa neanche per l’agenzia europea. «La Francia è riuscita a mantenere il deficit al di sotto del 3% solo quattro volte negli ultimi 20 anni – spiega il comunicato – e ci aspettiamo che venga sottoposta a una procedura di deficit eccessivo più avanti nell’anno». Il disavanzo 2023 del 5,5% è il secondo nella zona euro dopo l’Italia e, soprattutto, è il doppio – spiega Fitch – della mediana della categoria AA. L’agenzia ritiene però che il governo di Parigi riuscirà a centrare l’obiettivo del 5,1% quest’anno, anche se è «molto più alto del prevedente obiettivo del 4,4% e della mediana prevista per i Paesi AA del 2,2%». Il debito, pari al 110,6% è il secondo più alto del gruppo di Paesi con valutazione simile e supera la mediana del 50,1% «con un grande margine». In questo modo il servizio del debito potrebbe salire al 4% delle entrate fiscali nel 2025, contro una mediana prevista del 3,2 per cento.
Peserà anche il rallentamento dell’economia tedesca che frenerà il pil francese 2024 fino allo 0,8%, rispetto a una precedente previsione dell’1,1 per cento. Anche Fitch nota però i risultati delle riforme sul mercato del lavoro, anche se il tasso di disoccupazione potrebbe marginalmente salire. Il sistema bancario resta solido, nota l’agenzia, e una governance di qualità.

Fonte: Il Sole 24 Ore