Metalli per batterie, cosa sta succedendo a litio, nichel e cobalto

Se nel 2022 i prezzi dei metalli per le batterie erano alle stelle e le case automobilistiche ne temevano la carenza a lungo termine, nel 2023 le dinamiche di mercato si sono invertite. Quest’anno il litio è crollato di quasi il 70%, mentre il nichel di circa il 40%. Anche il cobalto è sceso.

Il trio di metalli per le batterie dei veicoli elettrici è ora tra i meno performanti tra quelli delle materie prime a causa del rallentamento della crescita delle vendite di veicoli elettrici e dell’aumento dell’offerta da parte di Cina, Indonesia e Repubblica Democratica del Congo.

«Al momento c’è sicuramente un’offerta sufficiente per tutti» ha detto Colin Hamilton, managing director per la ricerca sulle materie prime a BMO Capital Markets Ltd. I prezzi dei metalli delle batterie «erano troppo alti per essere sostenibili» qualora la produzione fosse cresciuta più rapidamente del previsto, ha aggiunto.

Le vendite di veicoli elettrici continuano a crescere, ma l’aumento dei tassi di interesse e l’incertezza delle condizioni economiche stanno frenando la domanda dei consumatori. In Cina, il mercato più grande, si è registrato un rallentamento della crescita su base annua.

Un «enorme accumulo» di batterie prodotte in Cina ha fatto sì che l’offerta superi la domanda di due a uno, secondo gli analisti di ANZ Group Holdings Ltd. Daniel Hynes e Soni Kumari. In risposta, i produttori di batterie hanno ridotto la produzione e i prezzi di litio, nichel e cobalto probabilmente rimarranno bassi nel breve periodo, secondo gli analisti.

Fonte: Il Sole 24 Ore