Moglie indagata, Sanchez valuta le dimissioni. I Popolari: solo strategia

Pronto alle dimissioni. Il primo ministro spagnolo Pedro Sanchez sta valutando l’ipotesi di lasciare l’incarico dopo le polemiche che hanno coinvolto lui e la moglie María Begoña Gómez Fernández, 49 anni, indagata per corruzione e traffico di influenze nelle sue attività personali.

Sanchez, 52 anni, deciderà lunedì 29. «Devo fermarmi e riflettere – ha scritto in una lettera ai cittadini affidata ai social -. Vale la pena tutto questo? Non lo so». Il primo ministro socialista ha cancellato tutti i suoi impegni fino al 29 aprile. «Ho urgente bisogno – ha continuato – di una risposta alla domanda se devo continuare a essere a capo del Governo o dimettermi da questo alto onore».

L’indagine

L’apertura delle indagini su Begoña Gómez, annunciata mercoledì 24 aprile, è nata dopo una denuncia del sindacato Manos Limpias (“Mani pulite”), che tradizionalmente difende gli impiegati pubblici ed è politicamente orientato verso la destra radicale. È il sindacato protagonista della denuncia contro il giudice Baltasar Garzón, che aveva aperto un’inchiesta sui crimini contro l’umanità del regime franchista. È guidato dal segretario generale Miguel Bernard, assolto il mese scorso dalle accuse di estorsione e truffa – per le quali era stato anche arrestato – compiute attraverso il sindacato. La sentenza ha però riconosciuto che alcune pratiche erano eticamente condannabili.

L’accusa contro Gómez è quella di aver approfittato dei suoi rapporti con Sanchez raccomandando, anche con la propria firma, imprenditori che intendevano partecipare ad appalti pubblici. Uno di questi, secondo la denuncia, avrebbe ottenuto un appalto da 10 milioni e avrebbe poi organizzato un master diretto da Gómez. Air Europa, del gruppo Globalia, si sarebbe inoltre impegnata a pagare 40mila euro l’anno all’Africa Center della IE University Business School, guidato da Gómez, più 15mila euro in biglietti aerei. Globalia avrebbe contattato Gómez attraverso Víctor de Aldama, uomo d’affari coinvolto nel caso Koldo, un episodio di corruzione politica che ha portato alla sospensione dal partito socialista di José Luis Ábalos, ex ministro dei precedenti governi di Sanchez. De Aldama avrebbe ottenuto un appalto da 6,7 milioni. La procura mantiene invece il più stretto riserbo sulle indagini, mentre il ministro della Giustizia Félix Bolaños, così come lo stesso Sanchez, ha definito le accuse «false».

Le polemiche

Le polemiche su Gómez hanno avuto un’importante eco sui siti internet spagnoli, che Sanchez ha indicato come «chiaramente di destra e di estrema destra» per settimane. Secondo il primo ministro, il leader dell’opposizione Alberto Nunez Feijoo, che guida il Partito popolare, e Santiago Abascal, del partito Vox di estrema destra, stanno perseguendo una strategia che punta da mesi a «tormentare e distruggere» Sanchez.

Fonte: Il Sole 24 Ore