Orsero: ricavi 2023 a 1,54 miliardi (+29%) e utile netto a 48,1 milioni (+48%)

Il big dell’ortofrutta Orsero chiude il 2023 con ricavi pari a 1,54 miliardi di euro, in aumento del 28,8% rispetto ai 1,2 miliardi del precedente esercizio. L’utile netto si attesta a 48,1 milioni con un incremento di 15,7 milioni (+48,3% circa) rispetto al 2022. Il margine operativo lordo (Ebitda) adjusted sale a 107,1 milioni (+40,8%), «attestandosi nel range della guidance (105-110 milioni)».

Il consiglio d’amministrazione ha proposto all’assemblea, convocata per il 29 aprile, un dividendo di 0,60 euro per azione, in crescita del 71,4% rispetto al 2022.
Il gruppo ha concluso l’esercizio 2023 «raggiungendo risultati molto significativi, permettendoci di centrare pienamente le previsioni di financial guidance riviste a rialzo in corso d’anno, grazie alla brillante performance del core business che ha visto l’attività distributiva generare ottimi risultati nel corso dell’intero esercizio e il comparto shipping andare verso una graduale normalizzazione rispetto al 2022 e alla prima parte del 2023», ha affermato Raffaella Orsero, ceo del gruppo.

«I ricavi netti, pari a 1.540,8 milioni di euro, sono in aumento del 28,8% rispetto ai 1.196,3 milioni registrati nell’esercizio 2022, con un’ottima crescita della BU Distribuzione (+33,1%), anche grazie all’apporto delle società francesi Blampin S.a.s. e Capexo S.a.s. (consolidate a partire dal 1° gennaio 2023). Al netto della variazione di perimetro, l’incremento del fatturato “like for like” risulta pari al 6,3%, come risultato del mix prodotti, canali di vendita e geografie» si legge in una nota.

L’Adjusted Ebitda, pari a 107,1 milioni di euro, evidenzia un netto incremento del 40,8%, e del 13,5% “like for like” rispetto ai 76,1 milioni dell’esercizio 2022, con un Adjusted Ebitda Margin record, pari al 7%, in aumento di 59 bps rispetto all’esercizio 2022.

«Questo risultato – spiega la nota – ha beneficiato in primis di un miglioramento organico grazie alle condizioni particolarmente positive del mercato delle banane rispetto al trend storico e al migliorato mix prodotti, nonché al più volte evidenziato apporto delle acquisite francesi».

Fonte: Il Sole 24 Ore