Dai luoghi di lavoro alle carceri una «guida» per riconoscere i comportamenti spia

Le urla che troppo spesso finiscono con un grande e tragico silenzio. Le umiliazioni, il ricatto, la gelosia, la manipolazione, l’abuso fisico e psicologico. La violenza contro le donne ha tanti volti, per difendersi è necessario guardarla in faccia e imparare a riconoscere i comportamenti spia di un rapporto malato. Guardano alla prevenzione della violenza di genere i due lavori che il ministro della Giustizia Carlo Nordio, ha illustrato nella sala Livatino di via Arenula. Due guide, rivolte sia alle donne sia agli uomini, nella convinzione che la sfida si vinca anche sgombrando il campo dall’equivoco che ossessività e prepotenza siano in fondo il risultato dell’amore. Il progetto informativo contro la violenza sulle donne, comprende anche una raccolta di tutte le norme sulla violenza di genere, con le fonti nazionali e sovranazionali, e l’opuscolo che sarà stampato in migliaia di copie e distribuito su luoghi di lavori e ricreativi.

Gli opuscoli e la raccolta di norme

È affidato ai disegni il racconto di una relazione non normale. In un passo a due non possono mancare il rispetto, la reciprocità e il dialogo e non c’è posto per la rabbia incontrollata per la paura che va sempre considerata un campanello d’allarme. La via per uscire da situazioni a rischio è parlare con i familiari, rivolgersi ai centri anti-violenza, alle forze dell’ordine, ai medici, ai consultori familiari. Anche una telefonata al numero 1522 attivo nelle 24 ore, può essere un modo per uscire dal buio e mettersi in salvo.

Il lavoro di via Arenula è rivolto anche allo stalker, anche lui invitato a guardarsi allo specchio perché capisca che non si può trattenere con la violenza chi vuole andare via, che l’ultimo incontro non va chiesto perché può essere davvero l’ultimo.

Sulla strada verso la libertà che ogni donna dovrebbe percorrere senza esitazioni, c’è poi il lavoro. Essere economicamente indipendenti é certamente la premessa per fare delle scelte senza imposizioni. Anche in questo caso c’è la possibilità di rivolgersi alle associazioni di settore, alle agenzie per il lavoro e alle imprese locali.

La prevenzione

Nella sfida per vincere una delle forme di violenza più odiosa pesa certamente un cambio di marcia culturale ma molto possono anche le misure per prevenire e reprimere i reati. L’Osservatorio sulla violenza di genere istituito a Via Arenula, ha raccolto le norme internazionali, sovranazionali e interne: dalla Convenzione di Istanbul operativa in Europa dal 2023, al Codice rosso.

Fonte: Il Sole 24 Ore