Putin: Russia fornitore affidabile di gas, per l’Italia prezzi più bassi. Ma è polemica sulla videocall con le imprese italiane

«Un partner chiave per noi»

«Noi consideriamo l’Italia uno dei nostri partner fondamentali», ha detto Putin aprendo l’incontro, dando un caloroso benvenuto ai partecipanti e aggiungendo che sul fronte dell’energia la Russia è un fornitore affidabile: Roma, ha osservato Putin, è stata in grado di acquistare gas a prezzi più bassi, «direi molto più bassi rispetto ai cosiddetti prezzi di mercato spot, che sullo sfondo della pandemia e del deficit di offerta sono notevolmente cresciuti». E questo, ha notato Putin, grazie al fatto che «le compagnie energetiche italiane continuano a lavorare con Gazprom sulla base di contratti di lungo termine».

Senza fare alcun riferimento all’attuale situazione geopolitica, Putin è però sembrato attento a trasmettere agli interlocutori italiani una grande disponibilità. «L’incontro è durato un’ora in più del previsto, in tutto due ore e mezza – osserva Vincenzo Trani -. E dopo ogni intervento delle aziende, è stato sempre Putin a interlocuire direttamente con una risposta, un consiglio, o un cenno di apprezzamento». Il presidente russo era “accompagnato” in remoto da otto ministri, oltre che da Kirill Dmitriev, responsabile del Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif) e da Igor Sechin, ad di Rosneft.

Maxi-contratto per Maire Tecnimont

Ed è proprio con Rosneft che il gruppo italiano Maire Tecnimont, leader nella trasformazione delle risorse naturali, ha firmato un contratto EPC attraverso le controllate Tecnimont S.p.A. e MT Russia LLC. Annunciato al mercato il 28 ottobre scorso, il contrattto ha un valore complessivo di circa 1,1 miliardi e riguarda la realizzazione del complesso di Hydrocracking VGO (gasolio sottovuoto) presso il sito di produzione della Ryazan Refining Company (RORC), 200 km a sud-est di Mosca: è una delle più grandi raffinerie russe per volume di raffinazione e produzione. Il progetto, spiega Maire Tecnimont che a Piazza Affari ha salutato l’annuncio con un rialzo di oltre il 4%, «beneficerà di tecnologia e apparecchiature ad altissima efficienza, con sistema di controllo automatizzato, che ridurranno l’impronta di carbonio dell’impianto».

«Putin ha riconosciuto l’Italia come terzo partner per la Russia nella Ue, ma soprattutto come partner strategico – ha detto ancora Trani -. La discussione è stata molto amichevole e sostanziale. Le aziende presenti hanno esposto problematiche che erano state precedentemente analizzate, e su cui il giorno prima avevano ricevuto la comunicazione che il problema era stato risolto. È evidente che il presidente si era impegnato, non è stato un incontro formale».

Parlando poco prima con un gruppo di giornalisti, Peskov aveva negato legami con la situazione attuale o la prospettiva di nuove sanzioni, e aveva spiegato che il videocollegamento rientra negli incontri che il presidente tiene regolarmente «non soltanto con gli italiani, ma con le comunità imprenditoriali di diversi Paesi». Un analogo collegamento tra Putin, diversi membri del Governo russo e i più grandi nomi dell’industria francese, per esempio, si è svolto il 29 aprile scorso. In un contesto già complicato, ma certamente non tanto quanto la situazione attuale.

Fonte: Il Sole 24 Ore