Rigoni di Asiago investe nel cioccolato biologico della francese Saveurs&Nature

Rigoni di Asiago – casa madre dei marchi Nocciolata, Fiordifrutta e Mielbio, con un volume di affari di circa 130 milioni di euro e 245 dipendenti – ha acquisito Saveurs & Nature, azienda francese con un giro d’affari di 12 milioni specializzata in cioccolato biologico, campo in cui quindi l’azienda italiana continua a prestare particolare attenzione. Partner dell’operazione Crédit Agricole FriulAdria che ha erogato un finanziamento Esg linked collegato al raggiungimento di precisi obiettivi di sostenibilità da parte dell’azienda.

«La Francia è il mercato export più importante per l’azienda veneta», si legge in una nota della società, che è molto impegnata sul fronte dell’internazionalizzazione. Qui la sua Nocciolata, «priva di olio di palma, è diventata la seconda nel ranking delle creme spalmabili (la prima per quanto riguarda il bio) ed è il marchio preferito da quei consumatori che cercano prodotti golosi naturali e rispettosi dell’ambiente».

Saveurs & Nature si trova in Vandea, nel comune di Saint Sulpice Le Verdon, impiega 70 dipendenti tra cui 32 Maitres Chocolatier ed è stata fondata nel 2001 da Valérie e Jean-Michel Mortreau, appartenenti a una famiglia di agricoltori biologici. «L’azienda è nata nel retrocucina del ristorante biologico RestObio, a St Herblain, in cui i cioccolatini bio venivano offerti come accompagnamento al caffè. Il successo di questi cioccolatini – recita la storia della società – fu talmente grande che la famiglia Mortreau decise di dedicarsi completamente alla produzione di cioccolato 100% bio».

«Quando ho incontrato Jean-Michel Mortreau sono rimasto colpito dalla somiglianza dei nostri percorsi imprenditoriali e per la comunione fra il Dna di Saveurs & Nature e il nostro modo di vedere, che consiste nella volontà di creare un mondo migliore offrendo al consumatore prodotti biologici buoni da gustare e buoni anche per salvaguardare il pianeta», afferma Andrea Rigoni, ad di Rigoni di Asiago, terza generazione alla guida del gruppo fondato nel 1923.

«La cessione della nostra società è stata una decisione lungamente maturata e abbiamo scelto di realizzarla nell’interesse dell’azienda e dei suoi dipendenti. Il mio incontro con Andrea Rigoni è stato decisivo in termini di condivisioni di valori e della vision», dice Jean-Michel Mortreau.

Fonte: Il Sole 24 Ore