Stellantis, in Assemblea approvati gli stipendi di Elkann e Tavares

L’assemblea degli azionisti di Stellantis , riunita ad Amsterdam, ha approvato il Remuneration Report 2023, la relazione che include anche i compensi dell’amministratore delegato Carlos Tavares e del presidente John Elkann. Ha votato a favore il 70,21% degli aventi diritto, mentre i contrari sono stati il 29,78%. Durante l’assemblea non ci sono state domande degli azionisti sul tema. Stando a quanto emerge dalla Relazione Annuale 2023 della società, Tavares, ha percepito nel 2023 una retribuzione di circa 13,5 milioni di euro, circa 1,4 milioni in meno rispetto al 2022 (14,9 milioni di euro). Oltre alla retribuzione di base e variabile, Tavares ha ricevuto nel 2023 un incentivo per la trasformazione di Stellantis in un provider di mobilità tecnologica sostenibile, pari a 10 milioni, approvato nel 2021 dal Board. Parallelamente sono stati attribuiti al ceo incentivi a lungo termine pari a 13 milioni che saranno assegnati a Tavares solo se saranno raggiunti nei prossimi anni specifici obiettivi di performance. Sommando anche questi ultimi incentivi il totale che potrebbe ricevere arriva a 36,5 milioni, vetta assoluta nel settore automotive. Elkann ha percepito nel 2023 compensi complessivi per circa 4,8 milioni (in calo dai 5,85 milioni del 2022).

La maggior parte della remunerazione di Tavares sarà pagata in azioni e aumenterà anche con il prezzo delle azioni del gruppo, che è quasi raddoppiato negli ultimi tre anni. Si tratta di cifre che hanno scatenato la polemica di diverse società di consulenza per gli investitori, i cosiddetti proxy advisor, che avevano raccomandato agli azionisti di votare contro questa remunerazione. Glass Lewis, per esempio, aveva espresso «serie riserve».

Il titolo della casa automobilistica è scivolato in fondo al listino arrivando a perdere oltre tre punti.

«Pagato come un calciatore o un pilota di F1»

Da parte sua, Tavares si è assunto la responsabilità della retribuzione record: «Una dimensione contrattuale tra l’azienda e me, proprio come per un calciatore o un pilota di Formula 1», ha detto il ceo, aggiungendo che «il 90% del mio stipendio deriva dai risultati dell’azienda, (…) quindi questo dimostra che i risultati dell’azienda non sono poi così male».

Risultati che il ceo di Stellantis ha illustrato in Assemblea: «Il 2024 continuerà a essere un anno impegnativo. Abbiamo alcuni aspetti positivi e naturalmente degli ostacoli. Sarà un altro anno fantastico con ottimi prodotti. Dopo un 2023 record – ha spiegato Tavares – siamo andati avanti sul piano strategico 2030. Il 2024 continuerà a essere un anno di sfide, con alcuni elementi positivi e alcuni venti contrari, per esempio il costo della forza lavoro, l’inflazione, l’impatto dell’elettrificazione. Continueremo a fare quello che sappiamo fare meglio, produrre buoni risultati. Il portafoglio delle elettriche crescerà del 60% a 48 vetture».

Fonte: Il Sole 24 Ore