Suzuki Swift Hybrid, ecco come cambia e perché la compatta giapponese

Il rinnovamento della Suzuki Swift riguarda molto la sostanza più che l’estetica.Certo, il fattore aspetto anche se non percepibile con immediatezza ha il suo peso per rilanciare la Suzuki più venduta nella mischia dei modelli compatti, ma i fattori che determinano il distacco con la Swift precedenti sfuggono alla vista.

Suzuki Swift Hybrid, nuovo motore 3 cilindri e dinamismo ottimizzato

La quarta generazione della Swift nata nel 2004, non contando i modelli con lo stesso nome  realizzati durante una joint venture con la General Motors e la gemella diversa della Subaru Justy, si basa sul pianale della precedente, ma adotta un nuovo powertrain. È sempre un mild-hybrid con tecnologia a 12 V di 1,2 litri con 83 cavalli ma con una coppia di 111 Nm a tre anziché a quattro cilindri per ridurre i consumi, che può interfacciarsi sia con il cambio manuale a cinque marce sia con l’automatico a variazione continua del rapporto e spingere la versione a trazione integrale. Il rinnovamento tecnologico coinvolge anche il capitolo Adas che è sempre di livello 2, ma che adesso utilizza sistemi di ultima generazione che sono più reattivi ma che intervengono in maniera più graduale per non influire con azioni marcate sulla guidabilità e sul dinamismo. Quest’ultimo è stato ottimizzato ridefinendo la taratura dell’assetto e allargando un po’ le carreggiate.

Suzuki Swift Hybrid, l’evoluzione stilistica è evidente soprattutto dentro

Il nuovo design della carrozzeria non influisce sulle dimensioni della Swift. Infatti, la nuova serie è è lunga 3,86 metri ovvero pochi centimetri in più della vecchia per via del disegno degli scudi paraurti, ma è sempre larga 1,74 metri, alta 1,50 metri e ha ancora un passo di 2,45 metri. La linea ricorda quella delle Swift precedenti per l’impostazione generale, il profilo, le proporzioni e il padiglione flottante, ma è frutto di un design basato su superfici tese e leggere solcature sulle fiancate che raccordano il frontale e la coda. Invece, l’aspetto dell’abitacolo è molto diverso da quello della Swift precedente. L’ambiente che offre un’adeguata quantità di spazio a quattro persone è arredato in maniera moderna con la plancia che sembra sospesa grazie agli abbinamenti cromatici contrastanti dei rivestimenti, più gradevoli alla vista che al tatto, su cui poggia il display touch da 9” del nuovo infotainment, che ha un’interfaccia grafica chiara e che integra anche il mirroring wireless per collegare gli smartphone Android Auto e Apple CarPlay. Peccato, però, che il quadro non sia completato da una piastra per la ricarica senza fili.

Suzuki Swift Hybrid, più efficiente e più gradevole da guidare

La nuova Swift offre una guidabilità avvantaggiata dal rendimento del motore. Quest’ultimo spinge la vettura sino a 165 all’ora promettendo percorrenze medie di 22,7 chilometri con un litro, che alla fine del nostro breve test si sono rivelate piuttosto vicine a quelle riportate dal computer di bordo. Dal posto guida il trapianto di cuore appare riuscito perché, pur non mutando l’indole tranquilla di questa Suzuki, avvantaggia la naturalezza della guida con la fluidità dell’erogazione e l’elasticità, che riduce ai minimi sindacali il ricorso al cambio di ottima manovrabilità nel traffico cittadino. Il comportamento mette d’accordo l’agilità e l’affidabilità con il confort, premiato sia dal lavoro delle sospensioni sia dalla silenziosità sulla quale non interferisce nemmeno la tonalità del motore che, dal canto suo, non tradisce la struttura a 3 cilindri.

Suzuki Swift Hybrid, versioni e prezzi

La gamma della nuova Swift offre solo un allestimento: il Top. Definizione che appare appropriata per il settore in cui si colloca questa Suzuki poiché, tra l’altro, prevede anche i fari full Led, il climatizzatore automatico e, persino, i sedili riscaldati. La Swift a trazione anteriore con cambio a cinque marce è in vendita a 22.500 euro, la versione con il cambio a variazione continua del rapporto costa 24.000 euro mentre quella con la trazione integrale AllGrip è commercializzata a 24.500 euro.

Fonte: Il Sole 24 Ore