Toyota, cambio al vertice: Koji Sato è il nuovo ceo

Toyota ha annunciato che da oggi il suo ceo e direttore generale. Akio Toyoda assumerà la carica di presidente. Toyoda sarà sostituito come ceo dall’attuale chief branding officer della casa automobilistica, Koji Sato.
Toyota ha annunciato il rimpasto di leadership senza alcun preavviso, ma ha preparato un video promozionale in cui si evidenzia l’amore di Toyoda e Sato per i veicoli elettrici e le auto veloci. Sato, 53 anni, ha gestito in passato le operazioni del marchio Lexus e le corse automobilistiche del gruppo Toyota sotto il brand Gazoo Racing.

Akio Toyota lascerà, dunque, dal prossimo 1 aprile il suo attuale incarico di amministratore delegato del gruppo giapponese per assumere quello di presidente del consiglio di amministrazione, in sostituzione del dimissionario Takeshi Uchiyamada, il papà della Prius. A sostituirlo sarà Koji Sato, l’attuale chief branding officer e presidente di Lexus eGazoo Racing. Dunque nessuna svolta traumatica, dunque, ma un avvicendamento che chiude una lunghissima era: il 66enne Toyota, infatti, ha ricoperto il ruolo di numero 1 per 14 anni.
Toyota e la possibile nomina a presidente del gruppo
Lo stesso Toyoda ha confermato che non si tratta di un vero e proprio addio “Gli ultimi sviluppi sono stati innescati dalle dimissioni del presidente Uchiyamada. Ho pensato che il modo migliore per favorire la trasformazione della Toyota sarebbe stato diventare presidente a sostegno di un nuovo numero uno e questo ha portato alla decisione odierna”. Dal canto suo Sato ha subito spiegato di volere perseguire una politica di continuità per valorizzare i punti di forza storici del gruppo giapponese e se mai aggiungerne nel tempo di altri.
Toyota e dissapori con gli investitori finanziari
Nello stesso tempo il cambio al vertice dimostra le intenzioni di Toyota di procedere ad un graduale ringionivamento dei quadri al vertice del gruppo. Con la nomina di Sato, tuttavia, si chiuderà anche un periodo che hanno portato alla ribalta i contrasti con gli investitori finanziari. Toyota è accusato di avere manifestato più volte il suo scetticismo sulla mobilità elettrica. Toccherà ora a Sato che raccoglie l’eredità del nipote del fondatore prenderà una decisione al riguardo, senza ricorrere a traumatiche rispetto a quanto annunciato.
Toyota, tutte le crisi affrontate in 14 anni
Nei suoi 14 anni di responsabilità ai massimi vertici del gruppo, Toyoda ha dovuto far fronte a numerose crisi, come l’ondata di richiami tra il 2009 e il 2011 con oltre 8 milioni di veicoli che erano stati coinvolti, il terremoto in Giappone del 2011 che compromise la rete di fornitori e la produzione della casa oltre, ovviamente, alla pandemia. Sato che si è laureato all’Università Waseda in ingegneria meccanica nel 1992 ed è entrato nello stesso anno nel Gruppo Toyota è rimasto praticamente sempre fedele al brand giapponese.
Sato oltre a Lexus ha diretto la Gazoo Racing
Nel 2016 Sato ha preso in consegna il brand premium del gruppo, la Lexus divenendone successivamente presidente a partire dal gennaio del 2020. Sempre in quell’anno è, poi, arrivata anche la nomina di presidente di Gazoo Racing che è il reparto sportivo di Toyota. Ora naturalmente si trattarà di capire quale sarà l’approccio di Sato in particolare sulla mobilità del futuro. Il ceo uscente Toyoda, come detto, si è sempre dichiarato molto dubbioso al riguadro. Ma non è detto che la posizione del gruppo possa adesso cambiare.

Fonte: Il Sole 24 Ore