White chiude con oltre 18mila visitatori: «Siamo in continua trasformazione»

In leggero calo i visitatori dall’Italia, mentre quelli provenienti dall’estero aumentano del 10%, e grande risposta della città alle iniziative come White Village, dedicate al B2C: chiude con un totale di quasi 18.100 visitatori l’ultima edizione di White, una cifra alla quale
si aggiungono anche gli oltre 6mila di White Village.

White si conferma così vetrina di primo piano per i nuovi talenti e una piattaforma stimolante per i brand già consolidati, grazie alla selezione della general manager Simona Severini, che ha proposto un brand mix capace di abbracciare tutti i segmenti, dall’abbigliamento al gioiello, e ha visto la moda mescolarsi con altre arti Circa 300 i marchi in mostra (per il 40% internazionali, al 60% italiani) che hanno presentato in anteprima le collezioni prêt-à-porter dedicate alla stagione AI 24-25.

«Vorrei sottolineare come oggi, dopo il periodo Covid, il nostro mondo si sia trasformato e le manifestazioni che non hanno saputo cogliere il cambiamento – come la maggior parte di quelle europee – vengano di conseguenza cancellate dal mercato – dichiara Massimiliano Bizzi, fondatore e presidente di White -. In Italia oggi per la moda donna è indubbio che a Milano White sia un’eccellenza “fieristica” di riferimento. I dati di affluenza e di partecipazione dei brand lo dimostrano in modo chiaro. Siamo però solo all’inizio di un percorso che sarà lungo e difficile, fatto di trasformazioni. Di questo noi e le istituzioni dobbiamo prendere seria consapevolezza, per aiutare il settore in un momento così difficile. La nostra realtà aziendale è in totale evoluzione e lo dimostrano tutte le iniziative recentemente attivate: dal grande successo di White Village, un segnale importante di apertura alla città, al progetto Expo White rivolto a presentare la creatività di Paesi fino ad oggi riconosciuti unicamente per lo sviluppo del segmento retail. Inoltre attraverso il progetto (Textile)Times by Expo White verrà dato maggiore supporto ai designer internazionali. Tutte le nostre iniziative pongono al centro la città di Milano e sono funzionali al rinnovamento del salone, sia in termini di brand mix che di immagine».

White ha anche promosso un progetto legato alla sostenibilità con la collaborazione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO): si è trattato di una speciale mostra fotografica che ha affrontato il tema della sfida globale dei rifiuti tessili, progettata dagli studenti dell’Accademia Casa Moda di Casablanca (Marocco) e sviluppata nell’ambito del programma SwitchMed.

Fonte: Il Sole 24 Ore