Addio ai ristoranti affollati, ora il locale dev’essere esclusivo

Desiderio di esclusività, ambienti intimi, un tavolo tutto per sé. La ristorazione diventa per pochi: un po’ le conseguenze del Covid, un po’ la ricerca dell’esperienza unica, i consumatori non si sentono più a proprio agio in luoghi affollati e con tanti coperti. E i ristoratori colgono la tendenza offrendo tavoli appartati o direttamente in cucina, a fianco dello chef. I prezzi vanno da 100 fino anche a 1.200 euro. E c’è anche chi è andato oltre e ha aperto il primo ristorante per ospiti unici.

Beata solitudine

Grand Love Milano, nella suggestiva cornice del Naviglio Grande, è un vero e proprio ristorante privato: un solo tavolo, una sola prenotazione a sera, per un solo cliente con i suoi ospiti, fino a un massimo di dieci persone.

Un posto che richiama l’elegante salotto di casa, un club privato ai tempi de “Il Grande Gatsby”. L’idea nasce da Carlos Valdes Ciampi, argentino, metà italiano e metà spagnolo. Il ristorante ha aperto nel 2020, con un occhio particolare al business: «Un luogo dove manager e imprenditori possono sentirsi liberi di negoziare e parlare di business consapevoli di trovarsi in un luogo “protetto”, discreto ma al tempo stesso accogliente, elegante ed esclusivo, ed è anche per questo motivo che siamo aperti a pranzo». La cena al Grand Love Milano prevede un menu completo, che ogni ospite può “comporre” come desidera. Tutto è personalizzabile, anche la colonna sonora.

Invece a Mauls, Vipiteno (Bz), nella Gourmetstube Einhorn dello storico Romantik Hotel Stafler, con la bella stagione le coppie di buongustai possono concedersi un tavolo esclusivo e molto romantico, sulle rive del laghetto delle ninfee, dove gustare un menu a cinque portate.

Instaurare un rapporto unico con lo chef, la sua cucina e la sua filosofia è la tendenza che anima le “tavole dello chef”, ovvero tavoli separati dal resto della sala, solitamente adiacenti alla cucina o comunque in posizioni privilegiate per farsi raccontare direttamente dall’autore le varie preparazioni.

Fonte: Il Sole 24 Ore