Borse europee in netto calo. Sorpresa Cina non bilancia timori su Medio Oriente

I titoli asiatici

Oggi, martedì 16 aprile, come detto i titoli asiatici hanno seguito il calo delle azioni di Wall Street dopo che l’aumento dei rendimenti nel mercato obbligazionario statunitense ha aumentato la pressione sui titoli. L’indice Composite di Shanghai ha perso l’1,4% a 3.013,84, nonostante il governo cinese abbia comunicato che l’economia è cresciuta nel primo trimestre 2024 a un tasso annuo del 5,3%, più veloce del previsto. In termini trimestrali l’espansione è stata dell’1,6%. L’Hang Seng di Hong Kong ha perso l’1,9% a 16.279,66. Il Nikkei di Tokyo è sceso dell’1,94% a 38.471,20, la chiusura più bassa dal 21 febbraio. L’indice ha perso fino al 2,3% durante la sessione.

 Il Taiex di Taiwan ha guidato il calo regionale, scendendo del 2,6%. I mercati di Bangkok sono rimasti chiusi per le festività del Songkran. In Corea del Sud, il Kospi è sceso del 2,3% a 2.609,13, mentre l’australiano S&P/ASX 200 è sceso del 2% a 7.595,30.

Le valute

Il dollaro ha continuato a guadagnare contro lo yen giapponese, toccando nuovi massimi di 34 anni. In giornata il dollaro è stato scambiato a 154,30 yen e sull’euro a 163,80. L’euro è scivolato a 1,0613 dollari da 1,0626 dollari.

I listini americani

Lunedì l’ S&P 500 è crollato dell’1,2% a 5.061,82, dopo la perdita dell’1,6% della scorsa settimana, la peggiore da ottobre. Il Dow Jones Industrial Average è sceso dello 0,7% a 37.735,11, mentre il Nasdaq composite è crollato dell’1,8% a 15.885,02. All’inizio della giornata i titoli avevano registrato un solido rialzo, grazie al calo dei prezzi del petrolio e alla speranza che gli sforzi internazionali per calmare l’escalation delle tensioni in Medio Oriente potessero essere d’aiuto. Ma anche i rendimenti dei Treasury sono schizzati verso l’alto dopo che l’ultimo rapporto sull’economia statunitense ha superato le aspettative.

La difficoltà dei mercati

L’economia e i mercati finanziari si trovano in una fase difficile, in cui tale forza aumenta le speranze di crescita dei profitti delle aziende, ma danneggia anche le prospettive di tassi di interesse più bassi da parte della Federal Reserve . Gli operatori vogliono tassi di interesse più bassi, che possono dare una spinta all’economia generale, e gran parte della corsa del mercato azionario statunitense verso i record recenti è stata costruita sulle aspettative di tagli.

Fonte: Il Sole 24 Ore