Chi sono Donzelli e Delmastro, meloniani doc nella bufera per il caso Cospito

Tanta gavetta e percorsi comuni dentro le organizzazioni di destra. Fino a diventare esponenti di punta di Fratelli d’Italia. Nati entrambi negli anni ’70, a un anno di distanza l’uno dall’altro, Giovanni Donzelli – attuale deputato e responsabile organizzazione di Fdi – e Andrea Delmastro Delle Vedove – anch’egli di FdI e attuale sottosegretario alla Giustizia – hanno condiviso negli anni un senso di appartenenza maturato grazie alla militanza sin da giovanissimi nell’arcipelago della destra.

Toscano, nato a Firenze nel 1975, Donzelli ha mosso i primi passi nella politica a soli 19 anni, aderendo al Fronte universitario d’azione nazionale (Fuan) del Movimento sociale italiano. Da universitario, i primi successi arrivano proprio all’interno dell’ateneo di Firenze, dove nel 1997 viene eletto presidente nazionale di Azione Universitaria e portavoce nazionale della Giovane Italia. Poi l’elezione nel 2004 a consigliere comunale a Firenze con Alleanza Nazionale, e la rielezione alle amministrative del 2009 con Il Popolo della Libertà. A cui fa seguito il salto nella Regione Toscana, dove nel 2010 viene eletto consigliere nelle liste del PdL in provincia di Pisa. Una parabola che lo convince a partecipare nel 2012 al progetto di Fratelli d’Italia, dove diviene Coordinatore dell’esecutivo nazionale. Fino al l’approdo nel 2018 tra gli scranni di Montecitorio, naturalmente in quota FdI. Successo che riesce a replicare alle politiche anticipate nel 2022, divenendo poi Segretario della Camera e vicepresidente del Copasir. Il 24 gennaio la federazione di Fratelli d’Italia di Roma è stata commissariata dal presidente Giorgia Meloni, nominando Donzelli commissario.

Fronte della gioventù e Azione giovani sono anche per Delmastro Delle Vedove le prime tessere di un mosaico politico di successo. Ma diversamente da Donzelli l’attuale parlamentare FdI è stato ispirato dalle orme del padre Sandro, ex deputato nazionale di Alleanza Nazionale. Piemontese di Gattinara (Vercelli), classe 1976, anch’egli ha scoperto la politica in giovane età, divenendo assessore e consigliere comunale a Biella, a poco più di 20 anni. Una parabola che da quel momento lo ha lanciato sulla ribalta nazionale dopo essere stato eletto consigliere provinciale nel 1999 (a Biella), riuscendo – dopo alcune bocciature alle amministrative – ad entrare alla Camera nel 2018 con FdI, imponendosi al collegio uninominale di Biella. Infine il bis alle politiche anticipate del 25 settembre 2022 e la nomina a sottosegretario alla Giustizia nel governo Meloni.

Donzelli, due giorni fa in aula ha attaccato il Pd riferendo della visita fatta da alcuni parlamentari dem all’anarchico Alfredo Cospito, condannato al 41 bis, e su alcuni dialoghi di Cospito con boss di Cosa Nostra. Il Partito Democratico ha chiesto al parlamentare di Fratelli d’Italia di dimettersi dal ruolo di vicepresidente del Copasit in quanto, a dir loro, per finalità politiche avrebbe rivelato informazioni coperte da segreto. Le informazioni date a Giovanni Donzelli su Alfredo Cospito «non erano secretate», ed erano tratte da «una relazione del Dap» ha detto il sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. «Non ho dato documenti, Donzelli mi ha fatto delle domande e gli ho risposto, non penso ci sia inopportunità, lo faccio tutti i giorni con tutti i deputati», ha aggiunto. La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine.

Fonte: Il Sole 24 Ore