Conferenza Stato Regioni: ok ai fondi per grano duro, Dop e contro la peste suina

Via libera ai fondi per la promozione dei prodotti Dop e Igp, per la filiera del grano duro, per le infrastrutture irrigue e per il risarcimento dei danni causati dalle misure anti peste suina. Sono alcuni dei provvedimenti in campo agroalimentare su cui è stata trovata l’intesa in Conferenza Stato Regioni.

Ai Consorzi di tutela delle Indicazioni geografiche vanno 15 milioni finanziati con il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole della pesca e dell’acquacoltura. «Si tratta di un provvedimento che sostiene la filiera agroalimentare di qualità – ha annunciato il sottosegretario alle Politiche agricole alimentari e forestali, Gian Marco Centinaio –. Migliorare la conoscenza dei prodotti Dop e Igp permetterà di incrementare la competitività delle nostre imprese e il consumo dei prodotti agroalimentari contraddistinti da riconoscimento Ue». Tra le attività finanziabili: campagne d’informazione; azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità; partecipazione a fiere e attività di divulgazione; informazione e formazione rivolte a operatori del settore della distribuzione del canale horeca.

Al Fondo grano duro, con l’obiettivo di rafforzare la filiera frumento-pasta nazionale vanno 24 milioni per il 2022, 14 milioni per il 2023, 12 milioni per il 2024 e 10 milioni dal 2025. C’è poi l’intesa – che assume un’importanza particolare in questi mesi di siccità – sul decreto ministeriale che per la prima volta garantisce 45 milioni di euro per la progettazione di infrastrutture irrigue in ambito nazionale. All’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po saranno assegnati 9,5 milioni di euro. Ma ora si attende la firma del decreto del ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibile.

Via libera anche al decreto che stanzia 25 milioni per sostenere le imprese della filiera suinicola che hanno subito danni indiretti per l’applicazione di misure di prevenzione contro la diffusione della peste suina africana e dal blocco delle esportazioni dei prodotti trasformati.

È arrivata poi anche l’intesa su un decreto interministeriale sul “Sistema di qualità nazionale per il benessere animale” che stabilisce il procedimento per la definizione dei relativi requisiti e il Comitato tecnico scientifico benessere animale. Infine il Piano del settore corilicolo offre un’analisi del comparto delle nocciole, «evidenziando le proposte di azioni da intraprendere secondo obiettivi strategici e/o prioritari, al fine di favorire l’applicazione coerente della politica comunitaria», si legge in una nota del Mipaaf.

Fonte: Il Sole 24 Ore