Confermati i fondi Ue per la promozione di carne e vino

Scampato pericolo sul taglio dei fondi europei per la promozione di carne e bevande alcoliche. Il programma 2024 in tema di politica di promozione dei prodotti agricoli Ue è stato infatti approvato senza contemplare la possibilità di utilizzare criteri di valutazione negativi nei confronti dei progetti che penalizzino cibi come la carne rossa, i salumi e il vino.

«La zootecnia garantisce l’equilibrio socio-economico delle aree rurali, preserva il territorio, il paesaggio e l’ambiente, oltre a garantire la tutela della biodiversità, così come la viticoltura che, negli anni, ha contribuito a plasmare i territori, sviluppando anche una vocazione turistica. L’esclusione di questi prodotti avrebbe rappresentato un’ingiustificata discriminazione e per questo ringrazio tutti gli Stati membri della Ue che hanno sostenuto la nostra proposta», aveva già detto il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, dopo che «grazie al lavoro dell’Italia l’Agrifish si è espresso a favore del mantenimento della carne e del vino all’interno del programma della Commissione per il 2024 sulla politica di promozione dei prodotti agroalimentari dell’Ue».

«Il giusto impegno dell’Unione Europea per tutelare la salute dei cittadini non deve tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate – precisano Coldiretti e Filiera Italia che nei giorni scorsi al pari di altre organizzazioni agricole avevano lanciato l’allarme su possibili tagli – . I limiti posti all’attività di promozione rischiano di colpire prodotti dalle tradizioni secolari con un impatto devastante sulla biodiversità dei territori colpendo i prodotti tipici e soprattutto famiglie impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado».

«L’Italia – ricordano Coldiretti e Filiera – è il Paese più ricco di piccole tipicità tradizionali che hanno bisogno di sostegni per farsi conoscere sul mercato e che senza sostegni alla promozione rischiano invece di essere condannate all’estinzione».

Fonte: Il Sole 24 Ore