Crescono i marchi di profumeria artistica

La profumeria di nicchia, in Italia copre il 30% del settore fragranze, con un fatturato che lo scorso anno ha superato i 310 milioni di euro, corrispondente al 2,7% del beauty business italiano sul mercato interno, oltre il 14% del fatturato del canale profumeria e poco più del 30% delle vendite di fragranze. Un segmento cosmetico molto promettente come dimostra il fatto che i marchi sul mercato si moltiplicano.

«Il settore che esisteva alla prima edizione non esiste più» dice Roberto Drago co-founder di Kaon con Daniela Caon e direttore creativo di Laboratorio Olfattivo presente alla 14esima edizione di Esxence The Art Perfumery Event da poco conclusa a Milano con l’affluenza di oltre 12.000 persone e 360 brand (di cui 121 italiani) provenienti da 30 Paesi tra cui Svezia, Usa, Emirati Arabi Uniti, Giappone, Singapore e Hong Kong. E continua: «Oggi il numero di marchi è aumentato in modo esagerato così come i punti vendita e i consumatori. È chiaro che ne godiamo tutti dei benefici, ma dobbiamo renderci conto che non possiamo parlare più di profumeria di nicchia o artistica, ma della profumeria commerciale di domani. Ci sono ormai marchi provenienti dal tutto il mondo. A parte tutta la tendenza araba, per quanto mi riguarda trovo che i marchi giapponesi abbiamo un tocco di raffinatezza in più. I loro prodotti hanno eleganza nell’immagine e presentano fragranze spesso interessanti».

Gli fa eco Giovanni Rancé, ceo e direttore creativo della Maison Rancé, fondata nel 1875 a Grasse. «L’essere “di nicchia” per noi coincide con l’adozione di un approccio personale ed esclusivo, per tale motivo cerco di realizzare creazioni ad alto contenuto culturale, estetico e di design: in una parola, artistiche. Nel mercato sempre più globalizzato e virtuale di oggi, la nicchia ha ormai raggiunto una tale espansione da non avere più confini definiti: per questo apprezzo l’interesse sempre più ampio che il nostro settore incontra a livello globale, ma allo stesso tempo c’è l’esigenza di una maggiore selezione ed educazione della clientela nell’identificare quali marchi rappresentino davvero un’eccellenza del settore. Tra le novità mi affascinano le creazioni provenienti dal Far East per estetica, uso di materiali e forme che trasmettono piacevolezza sensoriale».

La tendenza araba e le sfide da affrontare per i nuovi brand

Le creazioni del Far East hanno suscitato molto interesse tra gli esperti, ma si consolida sempre di più la tendenza araba grazie alle numerose fragranze ricche e intense. Ognuna è un vero e proprio viaggio sensoriale, in grado di lasciare una scia a ogni passo, rivelando diverse sfaccettature. La piramide olfattiva ruota attorno a ingredienti come la rosa, il gelsomino, gli incensi, la mirra, le resine e l’oud. Sono fragranze spirituali, avvolgenti, opulente, lussuose, persistenti e intense. Quest’area del mondo, su tutti Arabia Saudita ed Emirati Arabi, rappresenta una zona di grande interesse per tutti i marchi di profumeria, compresi quelli di nicchia, viste le abitudini di consumo mediorientali dove il profumo è considerato come un accessorio imprescindibile e dove spesso il consumatore utilizza profumi diversi a seconda dell’occasione o del momento della giornata.

Fonte: Il Sole 24 Ore