Ex Ilva, prime nomine dell’ amministrazione straordinaria Cavalli è il nuovo dg

Un nuovo direttore generale per Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria e tre ex manager dell’azienda richiamati con funzione di supporto. Sono le prime decisioni prese dai commissari straordinari di Acciaierie – Giancarlo Quaranta, Giovanni Fiori e Davide Tabarelli – a proposito dell’organizzazione della squadra per l’azienda. Dg è Giuseppe Cavalli che é stato direttore generale di Indesit e amministratore delegato e direttore generale di Alfa Acciai (carica, quest’ultima, che ha rivestito per molti anni). Cavalli è bresciano ed ha esperienza sia nell’utilizzazione che nella produzione dell’acciaio, anche se da forno elettrico. La sua funzione è equiparabile a quella di un ad. L’arrivo del dg era già nell’aria dalla fine della scorsa settimana. Già nella mattinata dell’11 marzo, Cavalli è arrivato a Taranto ed ha tenuto una call con dirigenti e quadri del gruppo Acciaierie d’Italia (quelli dei siti del Nord erano collegati da remoto). Cavalli si è presentato ed ha sollecitato “un comune lavoro. Lavoriamo bene tutti insieme”. Altre tre nomine sono state fatte e la loro funzione è quella di assicurare supporto al direttore generale: si tratta di Giuseppe Frustaci per l’area Nord di AdI (siti Genova e Novi Ligure) e di Salvatore De Felice e Ruggero Cola entrambi per il sito di Taranto. Il primo per l’area a caldo – altiforni e acciaierie -, il secondo per la laminazione a caldo, a freddo e i tubifici. I tre non hanno cariche specifiche. Intanto, in relazione al pagamento dello stipendio di febbraio, va precisato che le competenze riferite alle due diverse gestioni, Acciaierie d’Italia dall’1 al 19 febbraio e Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria dal 20 febbraio in poi, saranno pagate entrambe il 12 marzo con due bonifici distinti, mentre solo il cedolino dell’amministrazione straordinaria di AdI arriverà in seguito. Dal 20 al 29 febbraio – puntualizza la Uilm – ci sarà “solo il bonifico poiché per motivi di tempo non sarà possibile generare il cedolino. L’importo del secondo bonifico si basa su una stima ma è molto vicino alla realtà e qualsiasi eventuale differenza sarà conguagliata nel mese successivo”.
Resta infine in tensione l’indotto di Acciaierie che non ha ancora ottenuto il pagamento dei crediti maturati. A distanza di due mesi e mezzo dall’avvio della protesta, l’indotto conferma l’inattività in fabbrica mentre i sindacati Fim Cisl, Fiom Cgil e Uilm manifestano “forte preoccupazione per lo stato di mancanza di liquidità dell’azienda” e chiedono “al Governo di porre rimedio in tempi rapidi”. “I commissari, dal loro punto di vista – affermano le sigle metalmeccaniche -, hanno precisato il loro impegno e del Governo per la ripartenza dell’azienda attraverso un’approfondita analisi delle necessità, l’acquisto dei ricambi necessari, gli investimenti in manutenzioni”.

Fonte: Il Sole 24 Ore