Hong Kong, nuovi vertici nel segno della stretta autoritaria cinese

Cambio ai vertici di Hong Kong. Carrie Lam, chief executive dell’ex colonia britannica, ha nominato John Lee, segretario per la sicurezza, chief secretary al posto di Matthew Cheung. Il capo della polizia Chris Tang rimpiazzerà John Lee. Il 1° luglio, per la prima volta durante il suo mandato, Lam non sarà a Hong Kong per la festa dell’handover ma a Pechino per quella dei 100 anni dalla nascita del partito comunista. Le elezioni a Hong Kong con le nuove regole si terranno a marzo, Lam non sa se sarà riconfermata ma nel frattempo ha dichiarato che Hong Kong seguirà le linee del Piano quinquennale di Pechino.

I nuovi vertici alla guida di Hong Kong

Nomine all’insegna della stretta sulla sicurezza a Hong Kong. A un anno dal varo della national security law e all’indomani della chiusura di Apple Daily, John Lee, ministro degli interni, è stato nominato chief secretary al posto di Matthew Cheung, in pratica diventa il numero due di Carrie Lam, chief executive dell’ex colonia britannica. Il capo della polizia Chris Tang rimpiazzerà John Lee.

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Nonostante la schiacciante enfasi sulla sicurezza, Lam ha ribadito che il chief secretary ha il compito di sovrintendere all’amministrazione quotidiana dell’hub finanziario asiatico, compresa la gestione della pandemia.

La stretta sui media ha raggiunto il climax con la chiusura forzata di Apple Daily che si è ritrovata beni congelati per 2,3 milioni di dollari di Hong Kong, dopo perquisizioni della sede e arresti di giornalisti per aver attentato alla sicurezza nazionale. Si tratta di un nuovo reato introdotto dalla legge varata nel marzo scorso.

Jimmy Lai, il fondatore del gruppo Apple, è accusato proprio in base alla legge sulla sicurezza nazionale di “collusione con gli stranieri”, è in carcere per scontare una condanna legata al suo coinvolgimento e a quello della testata nel movimento pro-democrazia del 2019.

Fonte: Il Sole 24 Ore