Minori, in un anno +8,25% arresti e denunce per violenza sessuale

Nel 2023 le segnalazioni di minori tra i 14 e i 17 anni denunciati o arrestati sono diminuite del 4,15% rispetto al 2022, passando da 32.522 a 31.173. Ma le denunce e gli arresti per violenza sessuale sono aumentati dell’8,25%. Con la quota di italiani «sempre superiore nell’intera serie storica», fatta eccezione proprio per gli anni 2013, 2022 e 2023: nell’ultimo biennio gli stranieri sono stati il 54,64% e il 56,19% (nel 2023 177 contro 138 italiani). Quello sull’impennata della violenza sessuale tra gli under 18 è il dato che più colpisce nel rapporto “Criminalità minorile e gang giovanili” realizzato dal Servizio Analisi criminale della direzione centrale della Polizia criminale e presentato oggi a Roma. Perché fa il paio con gli allarmi ripetutamente lanciati dalle forze dell’ordine sull’incremento di questo tipo di reati tra i giovanissimi, anche di gruppo.

In calo le segnalazioni per furto, estorsione, minaccia e rissa

Dal 2010 le segnalazioni complessive riferite ai minori sono passate da 28.196 a 31.173, con un incremento del 10,5% (era stato del 15,34% tra il 2010 e il 2022). Volendo guardare il bicchiere mezzo pieno, bisogna analizzare il lieve miglioramento registrato nel 2023 sul 2022, in particolare per alcune tipologie di reati: le denunce e gli arresti per furto sono calati dell’11,73%, quelli per estorsione del 6,11 per cento. In calo anche le segnalazioni per minaccia (-10,89%), rissa (-16,41%) e percosse (-16,52%). Pure il danneggiamento scende dell’8,25%, confermando il trend in decrescita dopo il picco raggiunto nel 2021. Insieme alla violenza sessuale, è la rapina invece a prendere vigore (+7,69%). In lieve aumento (+1,96%) anche le segnalazioni di minori per lesioni personali.

Gang presenti in 73 province, più al Centro-Nord

La mappatura sistematica della presenza e dell’attività di gang giovanili è stata condotta già nell’ottobre 2022 e ora aggiornata. Le gang risultano attive in 73 province, con «sporadiche attività violente o devianti» e una leggera prevalenza nel Centro-Nord rispetto al Sud. Nella maggioranza dei casi, l’attività predominante è «la vessazione nei confronti dei coetanei». Con atti di bullismo, risse, percosse e lesioni, a cui si aggiungono atti vandalici e disturbo della quiete pubblica. In alcune circostanze, i gruppi si sono resi responsabili di furti nella pubblica via o in esercizi commerciali e di spaccio di sostanze stupefacenti. Le gang si radunano, di norma, nei fine settimana e nelle piazze, stazioni ferroviarie o centri commerciali. I dati raccolti hanno evidenziato situazioni di marginalità o disagio socio-economico per molti dei componenti. E in alcuni casi sono stati segnalati gruppi “itineranti” che si sono spostati a delinquere verso località balneari, soprattutto durante l’estate.

L’identikit: nessuna gerarchia, gruppi da dieci maschi tra i 15 e i 24 anni

In ogni caso, per il 2022-2023 questure e comandi provinciali dell’Arma dei Carabinieri non hanno avuto la percezione che la presenza di gang giovanili sia aumentata negli ultimi cinque anni e solamente in due province si sono riscontrati legami strutturati tra gang giovanili e organizzazioni criminali: in un caso nell’ambito della gestione di illeciti legati al furto di auto e moto e nell’altro nella gestione delle piazze di spaccio di sostanze stupefacenti. In netta prevalenza, le gang appaiono prive di una gerarchia ben definita e composte da un numero inferiore a dieci persone, maschi tra i 15 e i 24 anni.

Fonte: Il Sole 24 Ore