Incendi: feriti ed evacuati a Pescara, mobilitazione in Sicilia. Molise verso stato emergenza

Non sono ancora spenti i roghi in Sicilia e le fiamme, alimentate dal vento africano, travolgono l’Abruzzo. Il fuoco ha raggiunto domenica 1 agosto Pescara, devastando anche la pineta dannunziana, ha sfiorato le abitazioni del capoluogo e messo in fuga i turisti lungo le spiagge. Vigili del fuoco sono in viaggio dalla Toscana con destinazione Pescara e Chieti per fronteggiare incendi di proporzioni straordinarie. La situazione è tornata sotto controllo nel capoluogo, ma al momento si contano 20 incendi nella Regione. In provincia di Chieti i vigili del fuoco sono in azione per circa 11 roghi attivi anche con l’aiuto di squadre arrivate dalla Toscana. Questa notte sono stati programmati i trasferimenti, con gli autobus, per i passeggeri dei treni delle corse bloccate a causa dei roghi, alcuni sono partiti per le loro destinazioni all’alba. Sempre in provincia di Chieti diverse attività commerciali sono state chiuse perché vicine al fronte del fuoco. «Ieri abbiamo avuto una giornata drammatica, con più di 50 richieste nazionali che hanno interessato tutto il Centrosud» ha dichiarato il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio.

Dallo scorso 15 giugno oltre 37mila interventi

Il bilancio della stagione è drammatico. Dallo scorso 15 giugno, comunica in una nota il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, sono 37.407 gli interventi effettuati dai vigili del fuoco per incendi di bosco e vegetazione su tutto il territorio nazionali: 16mila interventi in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.Tra le regioni più colpite la Sicilia con 8.669 interventi, la Puglia con 8.628 e la Calabria con 3.785. 1.156 sortite dei Canadair e degli elicotteri dal 15 giugno.Nelle ultime 24 ore sono stati 717 gli interventi, con 49 interventi delle flotta aerea del Corpo.

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Al momento i velivoli sono impegnati ad Aidone Dan Bartolo (EN), a Randazzo (CT), a Chieti Rocca San Giovanni, in provincia di Catanzaro e in provincia di Bari a Gravina di Puglia. Sono 257 gli interventi nelle ultime 24 ore in tutta la Sicilia, particolarmente colpite la province di Catania, Palermo, Agrigento, Caltanissetta e Siracusa. Situazione sotto controllo a Pescara dove nel pomeriggio di ieri un vasto incendio aveva colpito la pineta Dannunziana. Ad Ortona nel chietino 80 vigili del fuoco con 30 mezzi, sono stati impegnati per un incendio di una pineta, ora in bonifica. Ora anche il Molise, a quanto apprende l’Ansa, si avvia alla richiesta dello stato di Emergenza. «A breve riunirò la Giunta per la richiesta al Governo dello stato di emergenza. La Protezione civile sta calcolando approssimativamente l’entità dei danni» ha anticipato all’agenzia il presidente della Regione, Donato Toma.

Incendi domati a Pescara, si contano i danni

Nella giornata del primo agosto gli incendi hanno devastato la zona della Riserva Dannunziana e Pescara sud, con fiamme anche nella provincia, a Farindola, Città Sant’Angelo, Bolognano, poi a Ortona, nel Teramano, ad Atri e nei pressi di Mosciano, e in provincia di Chieti a Casalbordino. Un centinaio gli evacuati in città, oltre ai lidi balneari e a una casa di riposo. La scorsa notte i vigili del fuoco hanno bonificato e sorvegliato l’intera area con diverse squadre, spegnendo sul nascere qualche piccolo focolaio che si era riattivato.

Ma nella notte nel Pescarese, altri uomini e mezzi dei vigili del fuoco hanno lavorato per domare dei roghi nelle zone di Farindola (già interessata ieri da un vasto incendio), Castiglione a Casauria e Città Sant’Angelo. All’alba di oggi la situazione era sotto controllo. Ieri sera sono giunte a Pescara dal Lazio e dalla Toscana le colonne mobili dei vigili del fuoco per dare man forte ai colleghi abruzzesi. Intanto sempre all’alba è stato svuotato il PalaBecci del Porto Turistico di Pescara dove ieri erano confluite alcune persone che erano rimaste leggermente intossicate negli incendi di Pescara. In queste ore gradualmente le persone evacuate dalle case soprattutto per motivi precauzionali, rientreranno nelle proprie abitazioni. Già iniziata la conta dei danni.

Fonte: Il Sole 24 Ore