Russia, Macron: reagiremo in caso di invasione Ucraina, venerdì colloquio con Putin

Nuove manovre nel sud della Russia. Europa divisa

Le parole di Kuleba arrivano in una nuova giornata di tumulti per la crisi dell’Ucraina, il paese minacciato dallo scenario di un’invasione della Russia. Attualmente Mosca ha dispiegato 100mila militari vicino al confine con l’ex stato satellite dell’Unione sovietica, una scelta che fa temere un’offensiva militare a circa sette anni dall’operazione in Crimea.

Putin continua a ribadire che si tratta solo di “esercitazioni”, ma i paesi occidentali restano in allarme di fronte all’ipotesi di un’incursione nel Paese e si stanno disponendo di conseguenza. La Nato ha inviato navi e jet militari verso l’Est Europa, mentre gli Usa sono pronti a mobilitare 8.500 soldati nel Paese. L’annuncio di Washington ha spinto Mosca a nuove prove di forza, con manovre militari nel Sud della Russia il 25 ottobre. L’America, infine, ha ammonito la Minsk di tenersi fuori dal confronto tra Mosca e Kiev: «Abbiamo messo in chiaro anche alla Bielorussia che, se consentirà che i suoi territori siano usati per un attacco all’Ucraina, subirà una risposta rapida e decisa da parte degli Usa, dei nostri alleati e partner», ha affermato il portavoce del dipartimento di Stato Ned Price.

In Europa, le posizioni sono diverse. Il premier britannico Boris Johnson ha annunciato che Londra è disponibile a «schierare truppe per proteggere gli alleati» sul Continente, anche se sembra escludere la presenza di militari britannica direttamente nell’ex repubblica sovietica. La Ue, dal canto suo, resta divisa. L’Alto rappresente per la politica estera Jossep Borrell promette sanzioni contro la Russia in caso di ingerenze militare, ma la linea dei 27 è tutt’altro che omogenea. Le stesse Francia e Germania sembravano orientate su approcci diversi, con la maggiore prudenza esibita da Berlino. «Non siamo uguali. Ma ci avviciniamo sempre moltissimo» ha detto Macron nella conferenza stampa di oggi, confermando il riavvicinamento fra Berlino e Parigi sulla questione ucraina.

Usa: lavoriamo a piani per evitare tagli gas Europa in caso invasione russa

Intanto, gli Stati Uniti hanno avviato un dialogo con i Paesi europei e con le principali compagnie energetiche su piani per contrastare uno scenario in cui l’eventuale invasione russa dell’Ucraina porti a tagli alle forniture di gas all’Europa. È quanto spiegano fonti dell’amministrazione Biden, parlando di una “preparazione di piani di emergenza” in caso che Vladimir Putin tagli le forniture per rappresaglia alle sanzioni economiche che scatterebbero contro la Russia in risposta all’invasione.

«Stiamo lavorando con Paesi e compagnie di tutto il mondo per garantire la sicurezza delle forniture, adottare azioni mitiganti degli shock dei prezzi che potrebbero colpire sia gli americani che l’economia globale», spiegano ancora le fonti, riporta The Hill, sottolineando che questo dialogo sta andando avanti da diverse settimane. Si sta lavorando per identificare riserve non russe di gas naturale in Nord Africa, Medio Oriente e Asia, e gli Stati Uniti hanno avviato consultazioni con tutti i grandi produttori riguardo la possibilità di aumentare, se necessario, le forniture all’Europa.

Fonte: Il Sole 24 Ore