Ryanair replica all’Antitrust: «Le agenzie di viaggi online sono pirati»

Le agenzie di viaggio online sono «pirati», l’Autorità Antitrust il loro capitano. Michael O’Leary, il vulcanico ad di Ryanair, va all’attacco dell’Antitrust che pochi giorni fa ha ufficializzato l’avvio del «procedimento cautelare» nei confronti della maggiore compagnia low cost europea, accusandola di ostacolare le agenzie di viaggio con «restrizioni» nella vendita di biglietti. O’Leary è a Roma, domani ci sarà l’udienza di Ryanair davanti all’Autorità presieduta da Roberto Rustichelli. O’leary non andrà, ci sarà il capo del servizio legale di Ryanair, Juliusz Komarek e un pool di avvocati italiani guidati da Mario Siragusa.

Le sagome dei pirati

Una bandiera nera simile a quella dei pirati campeggia nella sala della conferenza stampa in un albergo di via Veneto, con la scritta in inglese «Fermate le agenzie di viaggio online» e «Proteggete i consumatori». Le sagome di cartone di quattro pirati, tre al posto del viso hanno il logo di eDreams, Opodo e Booking, la quarta raffigura il pirata Jack Sparrow, protagonista della saga “Pirati dei Caraibi”, con la bandiera italiana che copre il volto e un cartello sul petto con la scritta «Agcm», cioè Autorità garante della concorrenza e del mercato. Insomma, Rustichelli assimilato al pirata interpretato da Johnny Depp.

La sentenza della Corte d’Appello di Milano

O’Leary critica le agenzie di viaggio online (le cita con l’acronimo in inglese di online travel agencies, Ota) e l’Autorità di Rustichelli. «L’Antitrust si è fatto ingannare dalle affermazioni false delle Ota pirata. Queste affermazioni sono state respinte dalla sentenza della Corte d’Appello di Milano del 17 gennaio 2024 che ha ritenuto la politica di vendita di Ryanair a favore dei consumatori». Nel testo della decisione, distribuita alla stampa, si legge che «in parziale accoglimento dell’appello proposto da Ryanair Dac (già Ryanair Ltd) nei confronti di Viaggiare Srl e in parziale riforma della sentenza . 7808/2013 emessa dal Tribunale di Milano (…) in data 4.4 – 4.6.2013, accerta che la decisione di Ryanair Ltd di riservare a se stessa la vendita di biglietti aerei non costituisce abuso di posizione dominante ai sensi dell’art. 102 Tfue».

Antitrust “incapace di tutelare i consumatori”

«L’incapacità dell’Agcm di tutelare i consumatori italiani è indifendibile», afferma O’Leary, ricordando che il vettore ha firmato accordi di “Approved Ota” con diverse agenzie tra cui Loveholidays, Kiwi, Tui, On the Beach, eSky, El Corte Inglés, per garantire «prezzi trasparenti» come richiesto dalla normativa europea, al contrario delle azioni di quelle Ota che commettono «pirateria digitale illegale dal sito di Ryanair ed il rincaro sui prezzi delle compagnie aeree con aumenti nascosti o tasse inventate che danneggiano i consumatori».

La decisione su eDreams nel 2010

«L’Antitrust si è già espressa con una sentenza nel 2010 contro eDreams ma oggi dice che Ryanair deve essere fermata: è vero siamo grandi, ma perché siamo cresciuti, siamo monopolisti su alcune rotte come quelle su Reggio Calabria ma solo perché le abbiamo create noi», prosegue O’Leary. «Non capisco dove vuole arrivare l’Antitrust: vuole consentire alle Ota pirata di ricaricare i nostri prezzi o vuole limitare la nostra crescita? Alla fine sarà il consumatore a pagare».

Fonte: Il Sole 24 Ore