Superbonus, tutele per i cantieri bloccati senza cessione del credito

Tutelare chi aveva avviato i lavori di superbonus ed è rimasto incastrato nei meccanismi di blocco delle Cilas dormienti del decreto 39/2024. Arriva questo invito dal Consiglio nazionale dei commercialisti, nel corso delle prime audizioni alla legge di conversione del provvedimento, in discussione presso la commissione Finanze del Senato.

Il decreto superbonus, secondo i professionisti, preclude a «coloro che alla data del 29 marzo non hanno sostenuto spese documentate da fatture l’accesso alla cessione del credito e lo sconto in fattura. Ma, nel fare questo, ci finiscono dentro coloro che i lavori li hanno iniziati, o ultimati, ma devono solo pagarli ricevendo quindi la fattura. Questi restano fuori dalla possibilità di poter accedere alla misura con conseguenze pesanti per contribuenti e imprese».

Per questo motivo, i rappresentanti del Consiglio nazionale propongono «che il comma 5 venga emendato prevedendo di poter accedere alle misure se i lavori sono iniziati e ciò è documentato dal tecnico attraverso una apposita asseverazione». Sebbene ci siano degli aspetti condivisibili nell’ultimo intervento del Governo, «sopprimere e considerare la cessione del credito e lo sconto in fattura come il male assoluto è un concetto su cui bisogna ragionare, anche in prospettiva. Sono tra gli strumenti con cui gli incapienti, quindi i soggetti meno abbienti, possono accedere alle misure di efficientamento del patrimonio edilizio».

Fonte: Il Sole 24 Ore