Turismo nella natura, oltre 140 giardini fioriti da visitare senza stress

Nel 1870 la costruzione sul torrente Lama – che nel Medioevo era stata torre e castello per poi diventare un palazzo di campagna – si arricchisce con un giardino progettato dal botanico Ludwig Winter. Il Parco Storico Bioenergetico del Borgo Seghetti Panichi di Castel di Lama, in provincia di Ascoli Piceno ( seghettipanichi.it ), è testimonianza del suo grande amore per le palme: qui si possono infatti ammirare un raro esemplare di Jubaea spectabilis, l’Heritea armata dal color blu argento e gigantesche Washingtonia filifera. E ancora agrumeti, roseti, zone dedicate agli iris, alle peonie, ma anche particolarità come la Sofora Japonica Pendula risalente al 1875. Non solo: il parco è segnalato come il primo giardino storico italiano con rilevamenti di vaste aree bioenergetiche. E per dare piacere al palato, oltre che agli occhi, al “Ristorante del Borgo” si possono degustare ricette primaverili con fiori ed erbe aromatiche , anche grazie all’orto vegetale e delle spezie. È inoltre possibile soggiornare nelle suite e negli alloggi delle dimore all’interno del parco.

I giardini sono da sempre luoghi di bellezza e fascino con una forte valenza simbolica – basti pensare al Giardino dell’Eden o al concetto orientale del giardino che favorisce l’equilibrio e l’incontro tra uomo e natura – e nel tempo sono diventati delle vere e proprie destinazioni turistiche tanto che, visto il crescente interesse delle nuove generazioni per la natura e i temi legati all’ambiente, nel 1997 è nato un network, Grandi Giardini Italiani ( grandigiardini.it), un’impresa culturale che lavora a stretto contatto di Comuni e Regioni per creare itinerari turistici che valorizzino il patrimonio pubblico di parchi e giardini con un sistema di biglietteria online disponibile per tutti i giardini della rete che in Italia sono 143, in 13 regioni, con oltre 8 milioni di visitatori all’anno.

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Piacere per gli occhi e il palato

Visitare un giardino significa immergersi nella storia, nella botanica, nell’architettura, nella cultura, ma anche nella gastronomia, come nel caso, passando dalle Marche alla Liguria, dei Giardini di Villa della Pergola di Alassio ( giardinidivilladellapergola.com), immersi in un lussureggiante giardino di 22mila metri quadrati, dove la vegetazione mediterranea si mescola con piante rare ed esotiche: straordinaria la collezione di agapanti con circa 500 varietà diverse. Il parco fu realizzato nel 1875 dal generale scozzese William Montagu Scott McMurdo e da sua moglie Lady Susan Sarah Napier che volevano realizzare una dimora privata per trascorrere la stagione invernale e la primavera in Riviera. Dopo un periodo di abbandono e degrado nel 2006, in seguito alla vendita all’asta giudiziaria, il Parco e le sue ville sono stati acquistati da una cordata di amici guidata da Silvia e Antonio Ricci per scongiurare una speculazione edilizia e restaurati dall’architetto paesaggista Paolo Pejrone. Villa della Pergola è diventata un luxury hotel della famiglia Relais et Châteaux con il ristorante Nove, una stella Michelin condotto dallo chef Giorgio Servetto.

Tra rose e papaveri

Fonte: Il Sole 24 Ore