Uniqlo ha aperto a Roma: «Investiremo in Italia, ispira il nostro business»

Come un antico tempio o una cattedrale, anche i 1.300 mq del nuovo negozio Uniqlo a Roma, il primo nella capitale e il secondo in Italia dopo quello aperto a Milano nel 2019, sono stati progettati in base a principi filosofici. Forse nessun marchio come il principale del gruppo giapponese Fast Retailing (nell’anno fiscale 22-23 la divisione International ha generato ricavi per 1,4 trilioni di yen, il 60% dei 2,7 trilioni di ricavi del gruppo, pari a 16,7 miliardi di euro) è guidato da ideali molto precisi, condivisi in ognuno dei suoi oltre 3.500 negozi nel mondo come da ognuno dei suoi dipendenti, dai vertici agli addetti alla vendita. Uno dei punti chiave della filosofia Uniqlo è lo Zen-in Keiei, per il quale ogni individuo partecipa al processo decisionale. «Anche il layout e la gestione di questo negozio sono pensati così – spiega Taku Morikawa, general manager di Uniqlo Europe -. Non abbiamo una formula unica che imponiamo di seguire. Ci adattiamo alle diverse comunità, alle loro caratteristiche e alle loro esigenze».

Come avete adattato dunque la formula Uniqlo a Roma?

Vorrei innanzitutto sottolineare che per noi i negozi fisici sono fondamentali, sono canali per entrare in contatto con la vita delle persone. Qui abbiamo voluto omaggiare la città con elementi architettonici, come il pavimento che ricorda il travertino del Colosseo, e gli arredi, dalla Vespa all’edera tipica di tante piazze, ma anche con collaborazioni con realtà culturali locali.

Il 2 maggio inaugurerete il secondo negozio a Milano, in piazza Gae Aulenti. Cosa rappresenta il mercato italiano per Uniqlo?

Ha potenzialità enormi, ci espanderemo senza dubbio. Eravamo ansiosi di arrivare qui e il riscontro ha superato le nostre aspettative. Quello che funziona in Italia ispira tutto il nostro business, a livello globale. E ci dà anche molta fiducia essere apprezzati da clienti così sensibili alla moda.

Fonte: Il Sole 24 Ore